Nuova scuola a Controne, presto i lavori. I motivi della scelta

Alessandra Pazzanese
Scuola Greco Controne

Controne, nel cuore degli Alburni, avrà una nuova scuola. La Scuola Elementare “Vincenzo Greco”, edificata nella seconda metà degli anni ‘50, sarà demolita e al suo posto sarà costruito un nuovo edificio antisismico e più sicuro. Una decisione che l’amministrazione comunale, retta dal sindaco Ettore Poti, ha preso alla luce del parere dei tecnici che hanno lavorato al progetto e quindi nell’interesse degli alunni, che frequentando temporaneamente l’istituto di Castelcivita, e del personale scolastico.

Nuova scuola a Controne: la scelta

Demolire e ricostruire la Scuola Elementare “Vincenzo Greco” ha lo stesso costo previsto per il solo adeguamento sismico con la differenza che la ricostruzione ex novo garantirebbe alla comunità un edificio in grado di offrire i più elevati standard possibili in termini di sicurezza ed efficienza energetica, cosa che non si potrebbe garantire limitandosi ad intervenire solo per l’adeguamento sismico.

Le scelte fatte sono in linea con la relazione tecnica redatta, in seguito a diverse analisi tecniche, dall’Ingegnere Vito Brenca, quindi si tratta di scelte di sicurezza e buon senso. L’edificio diventerà un polo scolastico a tutti gli effetti perché accoglierà gli alunni di tutte le classi, dal micronido alle classi successive” ha fatto sapere il sindaco, Ettore Poti.

I lavori

La struttura attualmente presenta una muratura a sacco e quindi dalla scarsa resistenza e livelli antisismici più alti potranno essere raggiunti solo con la ricostruzione dell’edificio, emerge dalla relazione dell’Ing. Brenca. I lavori di demolizione inizieranno a breve e l’edificio sarà ricostruito “pari sagoma” quindi alla comunità si restituirà un edificio al passo con i tempi, rispettoso della sua stessa storia e in grado di offrire i più elevati standard possibili, in termini di sicurezza ed efficienza energetica, all’interno di una struttura che avrà “Classe di Rischio A“ e, di conseguenza, strategica anche per la Protezione Civile. “Non si tratta di una scelta politica, ma è una scelta di sicurezza e buon senso necessaria” ha concluso Poti.

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