Furto bara dal cimitero di Agropoli: si attende la scientifica

Redazione Infocilento
Cimitero di Agropoli

Oggi è il 2 novembre la solennità dedicata ai defunti. Coloro che in questi giorni si stanno recando al cimitero di Agropoli avranno notato un punto del vecchio camposanto interdetto al passaggio. È quello dove è stata rinvenuta la bara bianca che si sospetta appartenga a Pasquale Picariello, il 20enne morto presso l’ospedale civile nel 2006.

Furto della bara dal cimitero di Agropoli: le indagini

È stata trovata la scorsa settimana in un loculo che doveva essere vuoto. Quando gli operai sono andati ad aprirlo per procedere ad una tumulazione hanno scoperto la presenza del feretro. Trascorso il ponte di Ognissanti sul posto dovrebbero arrivare gli uomini della scientifica per verificare la presenza di impronte sulla bara. Non solo: la famiglia potrebbe essere chiamata ad effettuare il riconoscimento del corpo.

Le procedure si terranno probabilmente prima del weekend. I familiari, però, sono certi che quella è la bara di Pasquale Picariello: lo confermano alcuni elementi impressi sul feretro ma anche un ulteriore dettaglio: nell’asportarla dal loculo si è rotto un piede della struttura in legno, ritrovato poi a terra; alla bara rinvenuta nei giorni scorsi manca proprio quel pezzo.

A breve si conoscerà la verità e chissà che non si riescano a trovare i responsabili del gesto avvenuto tre anni fa. La notizia fece non poco scalpore in città.

La morte di Pasquale Picariello

Era la mattina del 6 maggio 2006 quando Picariello, allora 20enne, perse la vita presso l’ospedale di Agropoli. Era stato portato lì la notte precedente, dopo un incidente stradale avvenuto sulla strada litoranea, nei pressi del confine tra i territori dei comuni di Agropoli e Capaccio. Le indagini sono affidate ai carabinieri della locale compagnia.

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