Ottati, Comune punta all’affidamento dell’immobile adibito a casa per gli anziani

Roberta Foccillo
Assistenza a signora anziana

Il Comune di Ottati punta all’affidamento in concessione dell’immobile comunale adibito ad appartamento per anziani «San Biagio».

In particolare l’Ente, retto dal sindaco Elio Guadagno, è proprietario di un immobile composto da cinque livelli (due piani seminterrati, piano terra, primo e secondo piano) oltre che uno spazio esterno destinato in parte a spazi verdi e in parti a parcheggi.

Affidamento dell’appartamento per anziani ad Ottati, ecco i dettagli

Attualmente al piano terra è ubicata l’ala destra del plesso scolastico della Scuola dell’infanzia dell’I.C. Serre- Castelcivita e all’ala sinistra troviamo l’appartamento per anziani che può ospitare fino a 7 utenti intitolato a «San Biagio»; al primo piano la mensa scolastica, al secondo seminterrato la palestra e al secondo piano la Casa albergo per anziani che può ospitare fino ad un massimo di 10 utenti che si chiama «Maria SS. del Cardoneto».

Le intenzioni dell’amministrazione comunale sono da ricercare nella volontà di adibire internamente, ad eccezione dell’ala destra, l’Ex edificio scolastico a struttura socio- assistenziale- sanitaria; il primo piano, però, non è ancora destinabile perché necessita lavori di ristrutturazione ed adeguamento.

Si registra, sul territorio comunale, una carenza di personale che non permette la gestione interna della struttura per l’erogazione, quindi, di servizi socio- assistenziali a persone over 65, autonome o semiautonome, necessitando dell’esternalizzazione del servizio, oltre all’impegno da parte dell’operatore economico a realizzare i lavori di ristrutturazione ed adeguamento degli spazi.

Si rende necessaria, a questo punto, la volontà dell’amministrazione di individuare un soggetto gestore, qualificato, che possa gestire la struttura. La gestione sarà per 10 anni, con possibilità di rinnovo; l’operatore dovrà gestire, in modo sinergico, le tre strutture presenti sul territorio comunale, al fine di renderle funzionali con lo scopo di ampliare e migliorare le prestazioni come ad esempio RSA, ecc; il gestore sarà tenuto a concedere all’Ente un canone mensile non inferiore a € 1.900,00

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