Natale senza regali. Influiscono il caro energia e l’aumento dei costi

Gennaro Maiorano
Regali di Natale

Il caro energia, l’aumento dei prezzi e in generale la recessione annunciata, influiranno sui regali di Natale? Certamente. Ad annunciarlo è Confesercenti che ha condotto un sondaggio su un campione di consumatori tra i 18 e i 65 anni.

Natale senza regali: cosa dicono i sondaggi

Secondo lo studio, eseguito insieme a SWG, il 68% degli italiani, sotto il peso del caro energia e dell’aumento dei prezzi, ridurrà gli acquisti da qui a fine anno e di conseguenza i regali di Natale. Il 39% fino ad ora si è concentrato sulle spese superflue applicando un taglio, mentre il 29% pensa di ridimensionare tutte le spese. Solo il 19% ritiene di poter lasciare tutto invariato mentre il 5% aumenterà i consumi.

Il taglio delle spese

In questo contesto ci sarà una spending review obbligatoria in vista del Natale. Il 60% degli italiani ritiene infatti che le prossime feste saranno addirittura peggiori rispetto a quelle del 2021 e quasi il 50% degli intervistati annuncia che taglierà i regali. il 25% progetta di spendere tra il 10 ed il 30% in meno per i regali di Natale, mentre il 24% porterà la riduzione oltre questa soglia. Solo il 4% aumenterà la spesa per le sorprese sotto l’albero, a fronte di un 36% che cercherà di mantenerla invariata.

Il settore delle vacanze

Naturalmente a subire questa crisi anche il settore delle vacanze. Il 69% ha già deciso che non partirà, mentre solo il 10% ritiene che si concederà comunque un viaggio, a fronte di un 21% ancora incerto. Chi parte, comunque, riduce la spesa: quella prevista è di 492 euro, quasi 200 euro in meno dei 683 euro del 2019.

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