Appello da Capaccio: finanziamenti per valorizzare il Patrimonio Unesco

Emilio Malandrino
Paestum

Il Comune di Capaccio Paestum punta ad avviare un dialogo con le istituzioni nazionali ed europee per attivare specifici finanziamenti dedicati ai comuni sede di beni Patrimonio Unesco.

Capaccio Paestum: il Patrimonio Unesco

È il caso proprio del centro della Piana del Sele che ricomprende Paestum, il più imponente e nobile complesso archeologico monumentale di tutta la Magna Graecia. Alla luce di ciò la città antica di Paestum è stata inserita già dal 1998 nel Patrimonio mondiale Unesco e all’interno del sito Unesco del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni che vanta anche altre due aree di grande rilevanza come Velia e la Certosa di Padula.

Le criticità

Capaccio Paestum, quindi, punta ad ottenere le necessarie risorse per valorizzare il suo patrimonio, ma non mancano criticità.

«Le politiche europee e nazionali non aiutano a valorizzare l’attrattività dei patrimoni Unesco. Nel caso specifico di Capaccio Paestum, che è un comune di 20mila abitanti, non è possibile intercettare né le risorse del Pnr Campania, che sono dedicate ai comuni al di sotto dei 5mila abitanti, né quelle per le città medie, che superano i 50mila abitanti», osservano da palazzo di città. Questa situazione di stallo fa si che anche le politiche culturali siano in difficoltà.

La richiesta

«Sarebbe indispensabile oggi attivare specifici finanziamenti dedicati ai comuni sedi di beni patrimonio Unesco in modo da consentirgli di investire e lavorare attivamente su una riqualificazione complessiva di servizi e strutture, così da apparire ai visitatoti attratti dalle loro bellezze», sottolineano dall’amministrazione comunale.

Di qui la scelta di esprimere la volontà dell’Ente di avviare un dialogo con le istituzioni per avviare specifici finanziamenti dedicati ai comuni, come Capaccio Paestum, sedi di beni Patrimonio Unesco.

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