Aumenta la pressione fiscale, cala il potere di acquisto delle famiglie

Luisa Monaco
Supermercato

Aumenta la pressione fiscale, cala il potere di acquisto per le famiglie. Lo rende noto l’Istat nell’ambito della sua analisi trimestrale sui conti della Pubblica Amministrazione. La pressione fiscale è arrivata fino al 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto ad un anno fa.

Pressione fiscale in aumento sulle famiglie

Ciò ha comportato un flessione del potere di acquisto delle famiglie, che per ora è lieve ma rischia di aumentare ulteriormente in caso di aumento dei prezzi e delle spese per le utenze. Il tasso di risparmio, invece, è diminuito di 2,3 punti percentuali, attestandosi tuttavia ancora su livelli più alti rispetto al periodo pre-pandemico.

Come cambiano le abitudini

Questa situazione ovviamente incide anche sulle scelte delle famiglie. L’aumento della pressione fiscale, infatti sta cambiando abitudini e consumi.

Cresce il ricorso ai discount, soprattutto alimentari. Un modo per risparmiare e far quadrare i conti. Questo genere di attività, secondo gli ultimi dati elaborati da Nielsen like4like per Fida Confcommercio e per Federdistribuzione, mostrano un balzo di oltre il 10% del fatturato a settembre a danno degli altri supermercati.

Una situazione simile la si registra anche in altri settori: si preferiscono sempre di più le attività dove si spende di meno quando c’è possibilità di scelta.

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