Furto di rame a Palinuro, condannato 48enne

Redazione Infocilento
Furto di rame

Sono stati necessari 12 anni per mettere la parola fine su una vicenda relativa ad un furto di rame avvenuto a Palinuro di Centola. I fatti avvennero alla fine del 2010.

Furto di rame a Palinuro: il caso

L’uomo, un 48enne del posto, riuscì ad asportare circa 4 chilometri di rame. Per questo era già stato condannato ed ora la Corte di Cassazione ha messo definitivamente la parola fine sulla vicenda.

Stando alle indagini dei carabinieri l’uomo si era appropriato di cavi necessari al funzionamento dell’impianto di illuminazione della monorotaia presente sulla Molpa. Il furto venne commesso nottetempo. I carabinieri della locale stazione trovarono il 48enne in zona durante un controllo, insospettiti dalla mancata illuminazione dell’impianto.

L’uomo provò a giustificarsi sostenendo di aver soccorso un operaio che aveva avuto un malore, una circostanza non confermata dai sanitari del 118.

La condanna

Già nei primi due gradi di giudizio i giudici non credettero a questo alibi, anche perché gli inquirenti rinvennero della guaina che copriva i fili di rame in un suo deposito.

L’imputato era stato quindi condannato per furto e, in Corte di Appello, assolto dalla sola dall’accusa di aver avviato un’attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Il ricorso in Cassazione non è servito.

L’uomo era stato già condannato dai giudici del “palazzaccio” di Roma per furto aggravato in concorso con altri di materiale ferroso dagli scali ferroviari di Auletta, San Mauro La Bruca e Vallo della Lucania. Delitti contro il patrimonio commessi sul finire dell’anno 2010 e l’inizio di quello successivo.

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