Gelbison ad Agropoli: nuovo striscione degli ultrà

Ernesto Rocco

La Serie C è pronta a iniziare. Quest’anno ai nastri di partenza ci sarà anche la Gelbison, formazione di Vallo della Lucania, alla sua prima storica stagione nella terza serie del calcio italiano.

La squadra del presidente Maurizio Puglisi, però, non potrà giocare sul campo di casa. Lo stadio Morra, infatti, non è adeguato ad ospitare le gare di Serie C.

Nelle scorse settimane l’amministrazione comunale ha annunciato di aver ottenuto le risorse per eseguire i necessari lavori, ma i tempi sono lunghi e tante le incertezze all’orizzonte.

Per la Gelbison prima Pagani poi Agropoli

Per questo la Gelbison ha dovuto individuare un altro campo dove disputare i match casalinghi. Si inizierà a Pagani, questa sera contro la Juve Stabia, ma tra poche settimane i rossoblù torneranno nel Cilento, ad Agropoli.

La cittadina costiera può contare su un campo di gioco adeguato ad ospitare grandi eventi e così, con piccoli interventi di manutenzione, è stato reso omologabile anche per la serie C. Ad eseguire le opere, con installazioni provvisorie, è stata proprio la formazione del presidente Maurizio Puglisi.

La rivalità tra i tifosi di Agropoli e Gelbison

Fino a pochi anni fa poteva sembrare un paradosso che i rossoblù giocassero ad Agropoli considerata la grande rivalità che c’era tra le due tifoserie.

Più volte la questura ha imposto il divieto per i tifosi della formazione ospite di raggiungere il centro costiero in occasione dei derby, ora invece il Guariglia sarà la loro casa.

In realtà negli ultimi anni la perdita di identità  e il continuo distacco della tifoseria dai colori bianco azzurri, ha fatto venir meno anche la rivalità tra Agropoli e Gelbison.

Lo striscione

Oggi restano in pochi a manifestare il loro grande attaccamento alla maglia e sono proprio questi che hanno esposto un nuovo striscione contro l’arrivo della Gelbison ad Agropoli.

A difesa del tuo onore contro chi spalanca le porte all’invasore”. Questo il testo scritto dagli ultras di Agropoli è apparso all’esterno dello stadio Raffaele Guariglia alla vigilia dell’avvio del campionato.

Già nei mesi scorsi, quando avanzò l’ipotesi che i rossoblù avrebbero giocato in città, c’erano state alcune manifestazioni di dissenso. Lo stesso sindaco Roberto Mutalipassi, forte sostenitore della possibilità che la formazione vallese giochi ad Agropoli, in occasione di un evento benefico fu oggetto di contestazione da parte di un tifoso.

La politica, però, non ha ascoltato le critiche e le polemiche ed è andata dritta avanti, sostenendo l’importanza che avrà la presenza della Gelbison ad Agropoli, anche per l’indotto che si verrà a creare. Un’affermazione che lascia perplesso lo zoccolo duro della tifoseria agropolese, critica anche con le dichiarazione del primo cittadino di Capaccio Paestum ed ex sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, il quale ha definito la Gelbison la nazionale del Cilento.

Le polemiche non accennano a diminuire, soprattutto nel tifo più caldo, e non manca chi teme possano esserci contestazioni in occasione dell’arrivo dei rosso blu in città.

Ma la realtà è che ormai c’è un netto distacco tra la comunità e le compagini calcistiche. Nel caso di Agropoli sembra che vi sia un totale disinteresse non solo verso lo sport ma anche verso la politica, le tradizioni, la storia locale, ecc…

Che la Gelbison venga a giocare ad Agropoli sembra interessare sempre meno persone. Sono ben lontani i tempi in cui si registrava una sana rivalità, che era anche dimostrazione del forte legame identitario con il proprio paese.

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