«Nel Cilento treni regionali sovraffollati e viaggiatori costretti a restare a terra»

Redazione Infocilento

L’associazione nazionale dei consumatori CODICI denuncia i disagi che stanno vivendo in questa estate gli utenti dei treni regionali che collegano Napoli e Salerno con il Cilento.

«I collegamenti con i treni regionali nel Cilento nel periodo estivo non sono adeguati alla richiesta dell’utenza, con carrozze affollate oltre il consentito – ragiona Giuseppe Perillo, segretario CODICI delegazione Cilento – Nelle giornate e nelle ore di punta alcuni viaggiatori non sono potuti neanche salire a bordo perché nelle vetture i viaggiatori erano ammassati fino alle porte d’accesso».

Treni regionali: la segnalazione di Codici

«La situazione è divenuta insostenibile in questo mese di agosto, in cui il fenomeno s’è verificato con maggiore frequenza. Ciò non è più tollerabile né per i turisti né per i pendolari – aggiunge – La Regione Campania che gestisce il contratto di servizio con Trenitalia ha il dovere di fare una programmazione dei collegamenti adeguata all’esigenza di mobilità estiva».

Il commento di Giuseppe Ambrosio

Anche Giuseppe Ambrosio, segretario regionale CODICI, interviene sul caso. «Nel Cilento i trasporti sono il tasto dolente, sia per la viabilità stradale sia per la viabilità ferroviaria regionale – sottolinea – Tale situazione richiede che la Regione Campania assuma adeguate iniziative per salvaguardare l’economia turistica del territorio interessato, in quanto è l’ente competente per le infrastrutture e i servizi di trasporto locale».

Non solo criticità per i treni regionali in Cilento. Ambrosio mette in evidenza anche un’altra questione, quella dell’alta velocità oggi garantita da Italo e Trenitalia.

La questione alta velocità

«Tali servizi che purtroppo sono destinati a cessare nel momento in cui sarà realizzata la nuova linea alta velocità Battipaglia-Romagnano-Praja, come hanno confermato le società interessate». Il segretario regionale di Codici ha chiare le responsabilità, imputabili alla Regione per «non aver espresso il suo parere nella conferenza dei servizi che s’è svolta per il progetto della nuova linea alta velocità, l’unica sede in cui avrebbe dovuto e potuto pretendere il rispetto del Piano Territoriale Regionale approvato con legge regionale n.13/2008, in cui è pianificato il passaggio per il Cilento della linea alta velocità verso la Calabria».

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