Controlli nell’area marina protetta di Santa Maria: 30 sanzioni

Redazione Infocilento

CASTELLABATE. Illeciti nell’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate, scattano le sanzioni. Le attività di controllo sono state portate avanti dai Carabinieri del Parco, stazione di Castellabate, con il supporto del Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli.

Attenzione particolare è stata posta su tutte quelle condotte che hanno un significativo impatto su ecosistemi marini di particolare pregio ambientale quali le prateria di Posidonia oceanica.

Si tratta di una pianta marina endemica del Mediterraneo e tutelata da numerose normative nazionali e comunitarie nonché oggetto di numerosi progetti di conservazione e ripristino che coinvolgono anche il Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli.

Purtroppo questo ecosistema viene messo in pericolo da alcune attività umane che impattano sul suo equilibrio provocando danni ambientali, come la pesca a strascico e l’ancoraggio.

Dopo i controlli, espletati anche con il supporto di un mezzo nautico dei Carabinieri subacquei, sono state elevate oltre 30 sanzioni amministrative per violazione al divieto di ancoraggio al di fuori delle zone individuate con apposito disciplinare emanato dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (Ente gestore dell’Area Marina Protetta). Sono stati effettuati servizi preventivi di osservazione finalizzati a reprimere il fenomeno dell’antibracconaggio ittico effettuato con pesca subacquea.

L’Area Marina Protetta Santa Maria di Castellabate l’ancoraggio è consentito solo in 7 aree delimitate ciascuna da 4 gavitelli di colore giallo. I controlli continueranno nelle prossime settimane.

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