Resort a Velia: anche Fratoianni chiede chiarimenti

Costabile Pio Russomando
Resort ad Ascea

ASCEA. Continua il dibattito sul resort a Velia. La struttura, nata dalla ristrutturazione del complesso del Sacro Cuore, sta facendo discutere in particolare per l’impatto che avrebbe sulla zona, a ridosso dell’area archeologica di Velia. L’ultimo intervento in ordine di tempo è quello di Nicola Fratoianni, segretario della Sinistra Italiana che ha presentato l’ennesima interrogazione parlamentare per far luce sul caso.

Resort a Velia: interrogazione di Nicola Fratoianni

“La nuova costruzione, ben più impattante del complesso preesistente, che tra l’altro era nato in epoca antecedente ai vincoli e per assolvere a rilevanti finalità sociali – altera prepotentemente l’immagine del promontorio di Velia che, con la sua torre medievale, costituisce elemento identitario dell’intero Cilento e rappresenta un vero oltraggio alla bellezza e all’equilibrio del luogo dove Parmenide e Zenone fondarono la scuola eleatica nota in tutto il mondo greco occidentale”, osserva.

“L’area – aggiunge – è interamente sottoposta a vincolo paesaggistico, fa parte del patrimonio Unesco, ricade nel Parco Nazionale del Cilento, vallo di Diano e Alburni ed è dichiarata dal Piano Stralcio dell’Autorità di Bacino a rischio elevato di erosione”.

Fratoianni ricorda come la Regione “nel 2005 vietò ogni intervento edilizio nell’area, con esclusione delle opere pubbliche e di quelle di interesse pubblico che fossero coerenti con la legge Velia che a 17, ma a 17 anni dall’approvazione il PUA, sebbene redatto non è stato mai approvato”.

Di questa situazione di stallo beneficerebbe il Comune di Ascea che può “dichiarare a propria discrezione l’interesse pubblico di taluni interventi privati” come quello relativo al resort.

Di qui la richiesta ai ministri affinché chiariscano quali azioni vogliono intraprendere e l’appello a “preservare un territorio di eccellenza, anche disponendo accertamenti al fine di verificare se le opere sono state autorizzate nel rispetto dei vincoli paesaggistici e ambientali e se le stesso non siano suscettibili di danneggiare gravemente il contesto tutelato”.

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