Castellabate: la burocrazia ferma l’evento “Porto in festa”

Elena Matarazzo

CASTELLABATE. Porto in festa, l’evento promosso dall’Associazione Vivi San Marco e programmato per il prossimo 23 luglio, quest’anno non si terrà. Lo hanno annunciato gli organizzatori dopo essersi scontrati con la burocrazia e la lentezza delle istituzioni.

Porto in festa, evento annullato

L’evento, che quest’anno sarebbe giunto alla sua quarta edizione, si svolge presso il porto di San Marco di Castellabate. Alle spalle una macchina organizzativa imponente che richiede tempo per poter essere messa in moto. Ecco perché l’iter autorizzativo era stato avviato già a gennaio, ma da subito sono emersi i problemi.

Il primo relativo alle competenze: la Regione, infatti, una volta interpellata, ha chiarito che da quest’anno l’autorizzazione andava chiesta direttamente del Comune. Di diversa opinione l’Ufficio Locale Marittimo, secondo il quale nulla era cambiato nella gestione dell’area portuale. A sua volta, però, dalla capitaneria di porto preannunciavano il loro diniego alle autorizzazioni per una serie di criticità logistiche e di sicurezza.

A poco sono servite le richieste di chiarimento dei volontari dell’associazione agli enti preposti, così come una serie di incontri organizzati con le istituzioni. L’iter burocratico è proseguito con lentezza e complessità.

Un passo avanti è stato fatto solo a margine di una conferenza di servizi convocata dal Comune che ha permesso di trovare una risoluzione agli intoppi autorizzativi.

Vivi San Marco, così, ha potuto produrre tutta la documentazione richiesta e avrebbe dovuto ottenere l’ultimo via libera da parte della Commissione Comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Quest’ultima, però, è stata convocata soltanto per l’11 luglio, una data che non avrebbe permesso di organizzare la manifestazione, prevista 12 giorni dopo. Di qui la scelta di fermarsi.

«Non è nostra intenzione polemizzare o accusare nessuna delle parti in causa ma crediamo che nella gestione di tutta questa fase autorizzativa ci sia stata una evidente sottovalutazione di un evento cosi complesso. Questa comunicazione per noi è solo un atto dovuto nei confronti della comunità che dopo due anni attendeva con gioia questa manifestazione», hanno spiegato con rammarico gli organizzatori. «Evidentemente Il nostro entusiasmo non è stato sufficiente…..ma abbiamo fatto il possibile», hanno concluso.

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