In bici senza fretta: il 10 luglio la Rando Ci-lento

Redazione Infocilento

Il ciclismo può essere praticato in molti modi e a vari livelli, ma è tra le attività motorie in cui si realizza un felice legame tra sport e turismo. Ci si mette in moto e si scoprono paesaggi. Si esplorano strade meno battute dal traffico e si costruisce un punto di vista green sul mondo. Si può essere molto competitivi in bici, ma ci sono anche altri modi di pedalare, come le randonnèe, nei quali la competizione è mitigata dal gusto della scoperta.

Se la scoperta cede il passo alla competizione, si può partecipare ad un viaggio di esplorazione, come quello offerto dalla Rando Ci-lento organizzata per domenica prossima, 10 luglio, dall’associazione Facc’è Bike di Pomigliano d’Arco nel quadro del Rando Tour Campania (https://www.randotourcampania.it) e sotto l’egida della CSAIN Ciclismo Campania. Con i suoi litorali e ambienti marini protetti, le sue strade silenziose e a basso impatto traffico, i suoi borghi interni incastonati tra sorgenti e scenari collinari e montani disegnati da fenomeni carsici, la sua aria, il suo cibo, i suoi ritmi di vita le aree del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni si offrono, infatti, come spazi ideali per una randonnèe.   

La Rando Ci-lento prevede il percorso lungo (196km) e il percorso corto (123km). Si partirà ‘alla francese’ dalla Clouds Arena del Macofestival, seguendo due anelli con partenza e arrivo da Paestum. Si andrà prima verso il mare fino a Casal Velino Marina.

Ci si inoltrerà, quindi, verso l’interno fino a Stio. Nei pressi di Stio coloro che sceglieranno il percorso lungo andranno in direzione Laurino, Piaggine, Corleto Monforte, Roscigno, Ottati, Roccadaspide per ritornare, quindi, verso Paestum. Coloro che, invece, sceglieranno il percorso corto ritorneranno al punto di arrivo attraversando Magliano, Trentinara e Giungano. Ci si muoverà da soli o con il proprio gruppo, guardando il paesaggio e facendo sport in compagnia. Si avrà a disposizione un tempo, più che congruo, per completare i percorsi seguendo il proprio passo e rispettando i controlli previsti.

La partnership attivata tra attori pubblici, privati e dell’associazionismo sta rendendo la Rando Ci-lento anche un laboratorio interessante per la promozione del turismo sostenibile. Gli organizzatori hanno provato ad essere un ‘hub’ per far emergere una rete di collaborazione no profit (la quota di partecipazione è irrisoria) finalizzata alla promozione del ciclismo e alla scoperta dei valori paesaggistici e culturali del territorio.

I Comuni di Paestum, Casal Velino, Orria, Laurino, Ottati, Roccadaspide, Trentinara hanno dato il loro patrocinio e si impegneranno (anche tramite le Pro Loco, come nel caso della Pro Loco De Matteis di Piano Vetrale) nelle attività di ristoro per i ciclisti che giungeranno ai punti di controllo, trasformando l’esperienza ciclistica anche in una occasione di fruizione dei prodotti tipici della Dieta Mediterranea e del Parco Nazionale del Cilento.

Nella partnership operatori privati come il Macofestival hanno offerto gli spazi per i punti di partenza e di arrivo; l’E-bike Tour Cilento e la Via Silente hanno assicurato il loro sostegno, tessendo pazientemente con i Facc’e Bike la rete dei contatti e facendo circolare informazioni; bar e ristoratori (come il Dejavu di Casalvelino Marina, il Bar Anna e Nonno Luigi a Paestum) si sono impegnati nel supporto all’evento.

Grazie a quest’attività di creazione di uno spazio comune sarà possibile, infatti, ammirare il mare del Cilento, i Murales di Piano Vetrale, riscoprendo la legacy di Paolo de Matteis (un pittore del ‘600 che fu allievo di Luca Giordano), il Convento di Sant’Antonio di Laurino, il centro di Ottati, il borgo di Roccadaspide, Trentinara (nel percorso breve) e naturalmente l’area archeologica dei templi di Paestum. Sarà possibile, insomma, scoprire il Cilento senza fretta, oltre il turismo ‘mordi e fuggi’ e lo sport incapsulato nelle performance e nei risultati.

Non è una promessa da poco per un evento che vuol rendere partecipi nel corso di un giorno ciclisti e attori di un territorio nella sua fruizione, delineando una rete sociale, ancorché temporanea, per vivere il Cilento all’insegna della sostenibilità.

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