Sp184 ad Agropoli, la strana ordinanza di Mutalipassi

Ernesto Rocco

AGROPOLI. Da circa quattro anni, ovvero dal settembre 2017, una frana incombe sulla Sp184, ad Agropoli. Si tratta della strada che collega il porto con Trentova, un’arteria strategica e fondamentale, soprattutto d’estate.

Le criticità sulla Sp184 ad Agropoli

Essa in un paio di punti presenta restringimenti alla carreggiata a causa di un fenomeno franoso dal costone roccioso adiacente. Nessuno, né il Comune, né la Provincia (competente per la Sp184), è mai intervenuto per garantire la sistemazione e messa in sicurezza.

Ora, però, a quasi quattro anni da quell’evento, il neo sindaco Roberto Mutalipassi ha firmato un’ordinanza in cui impone a due privati, proprietari dell’area soggetta a frane, di provvedere alla messa in sicurezza.

Lo “strana” ordinanza del sindaco per la Sp184

Fin qui nulla di strano, anzi si tratta di un provvedimento che, qualora non rispettato, potrebbe anche permettere alla Provincia di agire in danno. Il condizionale, però, è d’obbligo. I due proprietari chiamati ad personam ad eseguire gli interventi di messa in sicurezza, sarebbero già defunti (uno oggi avrebbe 90 anni l’altro 105) e nel provvedimento mancano riferimenti agli eventuali eredi. Chiaro, quindi, che l’ordinanza abbia mero valore formale e propagandistico più che effettivo.

Non solo: la SP184 non registra soltanto problemi legati al crollo di massi dal costone roccioso. Criticità si segnalano su tutta l’arteria, anche sul versante che affaccia sul mare, dove pure si segnala un fenomeno franoso.

Gli interventi di messa in sicurezza

La Provincia ha più volte rassicurato circa la volontà di eseguire un primo intervento tampone per la messa in sicurezza della strada, in attesa di attuare un progetto più complesso e costoso che restituirebbe la piena fruibilità alla Sp184.

Intanto un progetto candidato a fondi Pnrr per 4 milioni di euro è stato bocciato. Bisognerà quindi trovare altre fonti di finanziamento per poter finalmente avviare le progettazione e poi intervenire, salvo che il neo sindaco non riesca a intrattenere rapporti con l’aldilà che garantirebbero una parziale messa in sicurezza della strada.

Condividi questo articolo
Exit mobile version