Ospedale di Vallo, addetti cucine incrociano le braccia

Ernesto Rocco

Sono pronti ad incatenarsi ai cancelli dell’ospedale Vallo della Lucania. Gli operatori addetti alle cucine e al servizio mensa del presidio ospedaliero incrociano le braccia. Per lunedì hanno organizzato una manifestazione di protesta davanti alla struttura sanitaria.

Da un anno a gestire la preparazione dei pasti per i degenti delle strutture sanitarie del territorio a sud di Salerno, così come per tutta la regione Campania, c’è una una nuova società, la Serenissima, che è subentrata alla Dussman.

I problemi per gli operatori di Vallo sono iniziata sei mesi fa quando la nuova società ha deciso di chiudere da un giorno all’altro la cucina dell’ospedale San Luca. Per l’azienda il centro cottura necessita di interventi di ristrutturazione per poter essere utilizzata.

Tutto il servizio mensa è stato stravolto. Gli operatori che lavorano nelle cucine del San Luca sono costretti a raggiungere ogni giorno Tito in provincia di Potenza e Polla dove vengono preparati e confezionati i pasti con prodotti che arrivano dal Nord Italia. Una situazione insostenibile sia per i dipendenti ma anche per i degenti.

La qualità dei pasti è stata più volte messa in discussone.
Dopo tanti tentativi di risolvere la situazione in maniera diretta con l’Asl di Salerno e la Serenissima, per lunedì gli operatori hanno decisi di far sentire la propria voce. Alla manifestazione sono stati invitati sindaci e forze politiche del territorio.

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