Salento, due anni d’attesa per il restauro dell’antico organo. Sindaco scrive alla ditta

Ernesto Rocco

SALENTO. Continua a far discutere la vicenda relativa all’organo della parrocchia di Santa Barbara, a Salento. Negli anni scorsi ci fu una mobilitazione per consentire il suo restauro grazie ad un Comitato cittadino.

L’organo di Santa Barbara

L’antico strumento risale alla seconda metà del ‘700; fu costruito con la generosità e la determinazione della comunità locale, nonostante le ristrettezze economiche del tempo.

Nel febbraio 2020 fu sottoscritto un contratto per il restauro dell’organo con una ditta del comprensorio, da parte del parroco don Luigi Marone e dell’avvocato Tommaso Sollazzo, promotore dell’iniziativa.

La consegna dell’organo, dopo il restauro, doveva avvenire entro il 15 maggio 2020. A distanza di oltre due anni, invece, ciò non è ancora avvenuto. Ecco perché il sindaco Gabriele De Marco e il parroco don Luigi Marone, hanno inviato una missiva chiedendo spiegazioni.

«Vero è che nel frattempo si è scatenata la nefaste pandemia per cui tutti i contratti sono risultati ritardati, ma a distanza di 2 anni dalla originaria data di consegna dell’organo, non risulta più tollerabilesoprattutto per la cittadinanza che ne chiede virtualmente conto – non avere notizie sullo stato dei lavori né sulla data di consegna, pur avendo più volte chiesto notizie per le vie brevi», si legge nella nota.

Di qui la richieste di riscontri, con la speranza che l’organo sia consegnato entro il 29 luglio, data della festa votiva di Santa Barbara, patrona di Salento.

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