Capaccio, sversamenti nel Capodifiume, la conferma dalle analisi

Ernesto Rocco

CAPACCIO PAESTUM. Sostanze inquinanti nel Capodifiume. Lo confermano le analisi effettuate sui campioni prelevati lo scorso 24 maggio. Quel giorno le acque del fiume risultarono visibilmente alterate con schiuma biancastra sulla superficie.

Sversamenti nel Capodifiume, la denuncia

Una situazione denunciata dal Comitato Ambiente e Territorio di Capaccio Paestum. Gli esami analitici hanno evidenziato un inquinamento di tipo microbiologico causato da escherichia coli, coliformi totali e pseudomonas aeruginosa, microrganismi – questi ultimi – aventi una elevata capacità di adattamento e resistenza.

La loro proliferazione, dovuta ad un eccesso di nutrienti, è sintomo di deterioramento della qualità microbiologica del mezzo acquoso. L’analisi chimica, invece, ha mostrato la presenza di cloruri, solfati, nitrati, nitriti e bromuri.

Il commento

«Grandi quantità di cloruri e solfati – spiegano dal Comitato – sono dovuti alla natura salmastra del corso d’acqua, ma non si esclude l’apporto da una sorgente esterna. L’analisi chimica denota altresì la presenza di discrete quantità di nitrati, nitriti e bromuri, quest’ultimi costituenti principali di disinfettanti, utilizzati sia nel comparto zootecnico che turistico, ad esempio utilizzati nella disinfezione delle piscine.In definitiva alla sicura fonte di inquinamento di origine fecale si presume possa esserci una diversa fonte di inquinamento».

«Le indagini analitiche possono dare importanti indicazioni ma devono essere gli Enti preposti ad avviare controlli divenuti oramai indispensabili ed improcastinabili, unico modo per poter avere quelle risposte che in tanti si auspicano», concludono dal Comitato Ambiente e Territorio.

I precedenti

Purtroppo tali fenomeni si ripetono ormai da tempo sul territorio. Le denunce ed i controlli purtroppo non riescono a frenare episodi che compromettono i corsi d’acqua e la costa capaccese.

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