De Luca accusa: “Ogni anno nostra sanità subisce una rapina dal nord”

Redazione Infocilento
Vincenzo De Luca

“La Campania subisce una rapina ogni anno di 220 milioni di euro nell’ambito del fondo sanitario nazionale. A Roma lo sanno tutti, destra, sinistra e centro ma c’è un livello di opportunismo tale che tutti trovano comodo girare la testa dall’altra parte”.

A dirlo è il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca durante un dibattito organizzato da Il Mattino al Teatrino di Corte del Palazzo Reale di Napoli per festeggiare i 130 anni dalla nascita del quotidiano.

“La Campania riceve meno di ogni regione in relazione alla popolazione, chiediamo al ministro criteri rigorosi” ha detto De Luca. “Resta la disparita’ di opportunità per gli studenti e sulla sanita’ tra il nord e il sud in Italia. Ci sono elementi di disamministrazione e cialtroneria che riguardano il sud e di opportunismo che riguardano il nord”. Su sanita’ e scuola, De Luca ha sottolineato che “ci sono disparita’ intollerabili e io dico che servono risposte semplici, dando le stesse risorse per tutti i cittadini da nord a sud”.

“La Campania sulla sanita’ – prosegue – subisce una rapina ogni anno di 220 milioni di euro in meno nell’ambito del fondo sanitario nazionale, a Roma lo sanno tutti ma vi e’ un opportunismo tale nella politica italiana che tutti girano la testa dall’altra parte. E cosi’ la Campania resta la Regione che riceve di meno di ogni altra in relazione alla popolazione. Stiamo combattendo con il ministero della salute su criteri rigorosi perche’ la disparita’ di trattamento non e’ piu’ accettabile”.

De Luca ha parlato anche del progetto di maggiore autonomia delle Regioni: “Con Salvini – ha concluso– abbiamo avuto spesso posizioni differenti ma devo dire che dobbiamo rilanciare questa battaglia e mi pare di aver notato timidezze da parte dei miei colleghi governatori del nord. Io premo per aprire un discorso sull’autonomia, ricordando anche che nel covid le Regioni hanno fatto il 99% del lavoro, mentre lo stato centrale e’ inadempiente nel lavoro covid. E la stessa cosa accade con il Pnrr, in cui senza il contributo delle Regioni non si va lontano”.

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