Arriva in Cilento il “motogiro d’Italia” per raccogliere fondi a sostegno dei cardiopatici

Redazione Infocilento

Paola è in attesa di Lucio, viene dalla Sicilia e ha bisogno di un luogo dove stare a Bologna in attesa del parto programmato, perché il bambino che aspetta è cardiopatico e dovrà nascere presso una struttura pronta ad accoglierlo, come il Policlinico di Sant’Orsola a Bologna. Luigi ha 18 anni ed ha appena avuto un trapianto di cuore, è stato dimesso ma ancora non può tornare a casa, a Genova, per via dei controlli ravvicinati in ospedale.

Paolo ha una bambina di sei anni, attaccata al berlin heart, il cuore artificiale per i bambini: sua figlia è ricoverata e ad assisterla c’è la sua mamma, ma lui cerca un posto dove stare per essere vicino alla sua famiglia in questo momento drammatico.

Queste sono solo alcune delle tantissime storie che l’associazione Piccoli Grandi Cuori accoglie presso la casa “Il Polo dei Cuori”, nella città di Bologna, per aiutare le famiglie a vivere una quotidianità più serena in questo difficile percorso di cura: 6 appartamenti che ospitano gratuitamente i pazienti con cardiopatie congenite e le loro famiglie.

Le spese per portare avanti questo importante servizio di accoglienza, nato nel 2015, sono importanti: ospitare una famiglia significa ha un costo medio pari a circa 5 mila euro.

Per sostenere queste famiglie è molto importante la macchina della solidarietà, che ancora una volta si è mossa attraverso il grande gesto d’amore di Nicola Scanferla. Nicola, 62 anni a luglio, sabato scorso è partito in sella alla sua moto Yamaha TDM 900 per portare il vessillo dei Piccoli Grandi Cuori lungo lo stivale attraverso una sorta di “Giro d’Italia”. 7.200 km di percorso in 26 tappe.

Domani, 13 maggio, la tappa Capo Vaticano – Pisciotta; il giorno seguene la ripartenza per Letino.

Tutti possono viaggiare con Nicola donando su www.sostienipiccoligrandicuori.it  i km che servono ad accogliere una famiglia per un anno al Polo dei Cuori. Ogni 30 euro donati al progetto “Mettici il cuore” corrisponderanno simbolicamente a 50 km del “motogiro d’Italia. Sui profili social dell’associazione e sul profilo facebook di Nicola Scanferla è possibile seguire il racconto aggiornato del viaggio: Nicola porta  con sé  tutti i piccoli e grandi cuori che l’associazione bolognese sostiene dal 1997.

Il suo viaggio terminerà il 25 maggio, con la sosta finale alla casa di accoglienza Polo dei Cuori: “Il 27 voglio essere a casa perchè mia figlia compie gli anni – sottolinea Scanferla -. L’idea è nata durante il lockdown: un viaggio perché il viaggio è l’essenza della vita. Il viaggio è una cura che viene portata alle persone che hanno bisogno. Un viaggio è speranza, è vita. Ho sentito forte il desiderio di spendere un messaggio a favore di chi non sta bene, dalla vita ho avuto tanto, ora è il momento di restituire. A viaggiare con me ci sarà la mia stella, che mi ha regalato mia moglie quando ho compiuto 60 anni. La stella è un segno di speranza”.

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