Cilento: tre comuni insieme per un progetto di rigenerazione urbana

Antonio Pagano
Panorama di Montano Antilia

Tre Comuni del Cilento insieme per un progetto di rigenerazione urbana; si tratta di Montano Antilia, guidato dal sindaco Luciano Trivelli, Futani, con a capo il sindaco Aniello Caputo e San Mauro La Bruca, retto dal sindaco Nazario Ricco, che intendono presentare il progetto dal titolo “Tracce di futuro – s.t.a.r.e. al passo sul cammino di San Nilo – strategia territoriale di rigenerazione culturale e sociale dei borghi della Valle del Lambro” al Ministero della Cultura, in risposta all’avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi, da finanziare nell’ambito del PNRR. Il progetto avrà un costo complessivo pari a 2.560.000,00.

Un progetto di rigenerazione urbana dei borghi del Cilento

La finalità dell’Avviso MiC è quella di sostenere i comuni in cui è presente un borgo storico, caratterizzati da una significativa marginalità economica e sociale che, precipuamente attiene a comuni di piccola e piccolissima dimensione, anche molto al di sotto della soglia dei 5000 abitanti, e che pertanto è stata riservata, così da massimizzare il numero di Comuni cui destinare i finanziamenti disponibili, almeno una quota del 10% delle risorse ai Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale presentati in forma aggregata, sempreché superino la soglia minima di valutazione di merito prevista dall’Avviso.

L’iniziativa

L’intervento abbraccia una vasta area all’interno del territorio della Valle del Lambro, ovvero quella dei comuni di Montano Antilia, Futani e San Mauro La Bruca attraversati dal Fiume Lambro e dai suoi affluenti, ricompresa all’interno del PNCVDA.

Gli interventi progettati, oltre alla valorizzazione ed alla riqualificazione del patrimonio ambientale e paesaggistico delle aree interne e collinari dei Comuni coinvolti, consentiranno di tutelare i diversi tipici habitat presenti. Il sentiero interessato dal progetto, è un tracciato della viabilità storica, riscoperto dopo che da anni agricoltori, allevatori di bestiame, carbonai e pastori li avevano abbandonati per percorrere strade più comode, ma sono anche le direttrici battute dai pellegrini in visita ai luoghi sacri e ai posti più reconditi.

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