Elezioni ad Agropoli: prossime ore decisive per il simbolo Pd

Roberta Foccillo
Partito Democratico

AGROPOLI. Potrebbe essere definita nelle prossime ore la questione del simbolo Pd. Un problema che in realtà riguarda poco gli elettori che in occasione delle amministrative guardano più alle persone e ai programmi che al simbolo. Gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto, inoltre, vedono i dem perdere consensi, pur attestandosi come secondo partito a livello nazionale dopo Fratelli d’Italia (sondaggio Swg).

Elezioni ad Agropoli: la questione del simbolo Pd

I vertici provinciali del partito saranno chiamati a decidere se assegnare il simbolo al sindaco uscente, Adamo Coppola, o al neo-tesserato Roberto Mutalipassi.

In realtà tutto si riduce ad una sfida Coppola – Alfieri, con quest’ultimo più interessato a conquistare la bandierina del Partito Democratico del suo ex vicesindaco.

I giochi, tuttavia, sembrano siano già definiti perché il primo cittadino di Capaccio Paestum metterà sul tavolo della segreteria provinciale la presunta sfiducia della popolazione nei confronti di Coppola e la volontà di cambiare di due assessori su cinque e del segretario del circolo locale Modestino Rosiello.

Anche parte degli iscritti avrebbe palesato la stessa volontà, ma su questo sorgono dubbi: è stata mai convocata un’assemblea? La questione è stata mai discussa o le scelte sono calate dall’alto?

Probabilmente quest’ultima ipotesi è realtà. Basti pensare che né il vicesindaco Eugenio Benevento, né il presidente dimissionario Alberto Sorrentino, né altri tesserati, sono stati coinvolti nella decisione che ha portato al tradimento ai danni di Coppola, targato Alfieri – Mutalipassi. Un gesto che ha indispettito gli elettori se si considera che nel caso dell’ex assessore al bilancio c’era anche il precedente del voltafaccia ai danni del suo mentore politico Massimo La Porta.

I dubbi

Ma va chiarita anche un’altra questione: può essere un sindaco la causa di tutti i mali? Perché assessori e consiglieri gli hanno voltato le spalle a due mesi e mezzo dalle elezioni? Perché non hanno provato in questo quinquennio ad invertire la tendenza? E se lo hanno fatto senza riuscirci, perché non hanno lasciato prima la carica “salvando” la città?

A chi andrà il simbolo Pd?

Insomma più che il risultato ciò che si contesta è il metodo del tradimento. Il simbolo Pd andrà con grande probabilità a Mutalipassi e i vertici dem saranno pronti ad arrivare ad Agropoli per sostenere il neo-tesserato con tutte le loro forze pur di non perdere il controllo politico sulla città.

Coppola, dal suo canto, non sembra disponibile ad accettare buonuscite e andrà avanti come candidato sindaco. A sostenerlo ci saranno diverse liste che si sono avvicinate a lui proprio dopo la rottura con Alfieri, il quale in questa campagna elettorale tornerà a calcare i palchi di Agropoli per provare a convincere i cittadini a votare per il suo candidato, ricordando i fasti del suo decennio.

Un’azione amministrativa, però, che ha portato ad un indebitamento del Comune, come ammesso proprio da Mutalipassi che nei mesi scorsi sosteneva di aver sanato un bilancio comunale “in notevole sofferenza”.

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