Altavilla Silentina: Don Giustino Russolillo, diventerà Santo il 15 maggio

Ernesto Rocco

ALTAVILLA SILENTINA. Il Comune contribuirà al processo di canonizzazione del beato Giustino Russolillo.
L’Ente ha risposto alla richiesta delle Divine Vocazioni a Firma di Padre Ciro Sarnataro sdv Vicario Generale delle Divine Vocazioni.

La Canonizzazione del Beato Don Giustino Russolillo si svolgerà il giorno 15 Maggio 2022 in Piazza San Pietro in Roma. I motivi non sono casuali. Il Beato, infatti, «quando ancora in vita ha sempre mantenuto un rapporto speciale, con la nostra Comunità che fu scelta da Lui stesso come sede del Noviziato Vocazionista e fu anche uno degli ultimi paesi da Lui visitato prima della sua morte nel 1955», raccontano da palazzo di città. Ad Altavilla Silentina c’è una piazza che porta il suo nome; inoltre a don Giustino Russolillo è stato dedicato anche un monumento.

La vita del Beato Giustino Russolillo

Giustino Russolillo nacque il 18 gennaio 1891, nella cittadina di Pianura, allora comune a sé, oggi grande quartiere di Napoli, tuttora in diocesi di Pozzuoli. Sperimentò in prima persona le difficoltà cui può andare incontro un giovane che desideri diventare prete, ma non ne ha i mezzi.

Anche per questo motivo promise solennemente al Signore, proprio nel giorno della sua ordinazione sacerdotale, che avrebbe fondato un’opera per aiutare i giovani e i ragazzi in tal senso. Il 20 settembre 1920 prese possesso della parrocchia di San Giorgio Martire, che resse per trentacinque anni.

Il 18 ottobre dello stesso anno diede vita alla Società Divine Vocazioni (o Padri Vocazionisti) con alcuni dei ragazzi più motivati che già l’avevano seguito. Il 2 ottobre 1921, invece, fu l’inizio delle Suore delle Divine Vocazioni (o Suore Vocazioniste), formate da alcune ragazze alle quali faceva da direttore spirituale. Ipotizzò anche un Istituto secolare femminile, sorto dopo la sua morte col nome di Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale.

Prolifico scrittore e predicatore, basò la sua spiritualità sulla divina unione dell’anima con la Santissima Trinità e sulla comune chiamata alla santità. Morì per una forma di leucemia il 2 agosto 1955. È stato beatificato il 7 maggio 2011, sotto il pontificato di papa Benedetto XVI.

Il 27 ottobre 2020 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto relativo a un secondo miracolo attribuito alla sua intercessione, aprendo la via alla sua canonizzazione. I suoi resti mortali sono esposti alla venerazione dei fedeli nella cripta della chiesa del Vocazionario “Deus Charitas” a Napoli, nel quartiere di Pianura. La sua memoria liturgica cade il 2 agosto, giorno anniversario della sua nascita al Cielo.

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