Elezioni ad Agropoli, ecco il nuovo quadro politico

Si fa interessante il quadro delle elezioni ad Agropoli. Il centro-sinistra trova stabilità, il centro-destra alla ricerca del candidato

Di Redazione Infocilento

AGROPOLI. Superati i periodi di grande tensione iniziale, la nave del centro sinistra agropolese naviga in acque tranquille e l’equipaggio del sindaco Adamo Coppola sembra aumentare ogni giorno di più. La squadra di governo uscente si è ricompattata attorno al primo cittadino. Il calendario degli incontri e delle riunioni per programmare l’Agropoli che verrà si fa sempre più fitto. E’ chiaro che il gruppo ha superato le incomprensioni e le frizioni dei mesi scorsi ed è deciso ad affrontare col giusto entusiasmo le prossime elezioni amministrative, con l’intento dichiarato di vincere al primo turno.

Ci riuscirà? Davanti c’è lo scoglio degli scontenti che solo le urne diranno se potrà o meno essere aggirato o se la rotta è ormai tracciata e segnata dagli errori di navigazione dei mesi scorsi.

Elezioni ad Agropoli: il centro-sinistra

Coppola al momento può contare su sette liste, tre di partito (PD, PSI e M5S) e quattro civiche. I rumors delle ultime ore dicono di un infittirsi dei rapporti con Elvira Serra, esponente di Italia Viva. La sua posizione, però, all’esterno appare come un vero e proprio rebus e cambia di giorno in giorno se non di ora in ora. Quando sembra certo un accordo spuntano fuori post o comunicati che mettono tutto in dubbio. Indecisione o strategia?

La situazione del centro-destra.

“Non c’è vento favorevole per chi non sa dove andare”. Basta questa espressione di Seneca per chiarire invece la posizione di Emidio Cianciola.

Sminuito della sua forza iniziale, essendo inquadrato dagli elettori come leader dei movimenti anti-Coppola e anti-Alfieri, Cianciola si è prima seduto al tavolo del centro-sinistra, proprio con i due amministratori, ed ora a quello del centro-destra dove ha trovato persone determinate e qualche “personaggio in cerca d’autore” (citando un dramma di Pirandello).

Una mossa che ha colpito in negativo l’opinione pubblica. Il medico casertano, stimato professionista, avrebbe dovuto dal principio proporsi come riferimento di questa coalizione, voltando definitivamente le spalle al “sistema” che governa la città da 15 anni.

Un ulteriore passo per farsi riconoscere quale figura cardine del cambiamento, dopo le dimissioni dalla carica di consigliere di maggioranza dell’amministrazione Coppola. Così facendo Cianciola avrebbe davvero avuto un ruolo rilevante e sarebbe stato la vera alternativa alle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni, intercettando proprio la voglia di cambiamento che si respira in città.

Il tentativo di sedersi prima al tavolo del centro-sinistra e poi a quello del centro-destra, rappresentano di fatto un autogol. Nella situazione politica attuale Cianciola potrebbe contare sugli storici esponenti del centro-destra cittadino come Emilio Malandrino e Mario Capo. C’è poi l’ex consigliere Michele Pizza e (da valutare) Agostino Abate, attualmente candidato sindaco di Fratelli d’Italia. Sarebbe pronto a farsi da parte per un centro destra unito?

In tal caso si faranno i conti: se la coalizione potrà competere contro gli altri gruppi sarà in campo; al contrario se agli occhi della gente apparirà quella che taluni definirebbero bonariamente un’Armata Brancalone si tireranno i remi in barca. In attesa di sviluppi qualcuno del gruppo prova ad influenzare l’opinione pubblica attraverso profili fake che sui social tentano di sminuire e delegittimare avversari e stampa locale. Tentativi che fatti in questo modo portano la nave a fondo (Ca nisciun è fess’ diceva Totò).

La Porta e i tentativi di accordo

Intanto c’è chi prova ad imbastire già trattative con un altro anti-Coppola, quel Massimo La Porta candidatosi a sindaco con 4 liste e forte anche di un sostegno mediatico. Pure lui ha un passato nella scuderia Alfieri. E’ stato assessore e presidente del consiglio comunale, fino a cinque anni fa con l’attuale primo cittadino di Capaccio e poi con Coppola ed ora si propone come alternativa. I suoi comizi sono già iniziati, ben ripresi dalle telecamere, non in piazza ma in consiglio comunale. La Porta, però, ha spiegato i motivi per cui ha abbandonato la nave: mancanza di strategia e programmazione che alla lunga hanno portato il suo gruppo a fare altre scelte.

Da chiarire se i dialoghi che sarebbero in corso col centro-destra siano finalizzati ad un accordo futuro in caso di ballottaggio o a stringere un patto fin da subito, qualora Cianciola faccia un passo indietro.

La posizione di Raffaele Pesce

L’unico che sembra andare avanti per la sua strada senza fare accordi è Raffaele Pesce, il quale pure sarebbe stato contattato dal centro-destra per un eventuale patto (forse in chiave ballottaggio?). La coerenza sembra però una prerogativa del candidato sindaco, deciso a proseguire senza passi indietro e senza accordi con nessuno. La sua campagna elettorale procede a gonfie vele e i suoi interventi raccolgono entusiasmo. C’è curiosità per conoscere i nomi della Lista Liberi e Forti e comprendere se possano essere un valore aggiunto o una zavorra.

In posizione d’attesa Giovanni Basile, il primo ad annunciare di essere pronto a candidarsi, ma al momento privo di un gruppo a suo sostegno.

Le elezioni ad Agropoli riserveranno certamente altre sorprese poiché il quadro non è ancora del tutto definito.

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