Alta velocità a Sapri: Rfi spiega le ragioni del “no”

Fiorenza Di Palma
Stazione di Sapri

Linea alta velocità a Sapri? No. Ci sono troppi vincoli e il rischio di provocare danni a flora e fauna locale. E’ quanto emerso durante uno degli appuntamenti del dibattito pubblico, finalizzato al confronto sulla tratta alta velocità Salerno – Reggio Calabria.

Tratta alta velocità a Sapri, i chiarimenti di RFI

A rivelarlo l’ingegnere Ilaria D’Amore, della Direzione Tecnica Area Operativa Sud di Rfi. Il transito dal Vallo di Diano, con la possibile deviazione per Sapri, significherebbe attraversare siti protetti. Ecco perché la società ha scartato questa possibilità. Non solo: il percorso parallelo all’autostrada ridurrebbe i tempi di percorrenza e la fermata alta velocità di Buonabitacolo permetterebbe di raccogliere un bacino diverso rispetto a quello dell’area tirrenica, considerata anche l’interconnessione con la linea Battipaglia – Potenza.

Insomma per Rfi non ci sono alternative vantaggiose al tracciato già individuato. Eppure le questioni ambientali erano state sollevate proprio da chi contestava la linea per il Vallo di Diano, ritenendo che il progetto di costruzione della strada ferrata mettesse a rischio un’area Parco.

Rfi, invece, va avanti nel suo progetto che escluderà la tratta tirrenica meridionale, in favore di quella per il Vallo di Diano, senza il corridoi per Sapri. La connessione con la tratta tirrenica, pertanto, avverrebbe soltanto in Calabria, nei pressi di Praja, escludendo l’intero Cilento costiero.

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