Cilento: psicosi caro benzina per la guerra in Ucraina

Letizia Baeumlin

E’ un fenomeno che sta riguardando ormai tutto il territorio. Basta recarsi nei distributori di benzina del Cilento, e soprattutto alle colonnine del self service, si notano lunghe, lunghissime code di cittadini che, terrorizzati dall’aumento del costo del carburante a causa della guerra in Ucraina, si affrettano a fare il pieno per evitare di pagarlo molto di più nelle prossime ore.

C’è chi teme che possano finire i rifornimenti e ci si possa trovare senza benzina nei distributori a partire dai prossimi giorni. Un cortocircuito che sta producendo effetti inaspettati e immediati. Lo sciopero degli autotrasportatori, ormai al collasso, per l’aumento dei costi, rende il quadro preoccupante.

Dopo il caro bollette, dopo l’aumento spropositato delle tariffe luce e gas a causa delle strozzature del mercato nell’est europeo, adesso il rischio è quello che l’ondata di rincari si abbatta sulla benzina. Una situazione che diventa ancora più insostenibile per chi è costretto all’utilizzo dell’automobile per recarsi a lavoro o per svolgere una delle tante attività della vita quotidiana.

Problematica che nel Cilento diventa ancora più stringente perché sono in tanti a doversi muovere in un territorio che costringe a lunghi percorsi in particolare dalle aree interne per raggiungere le aree dell’interno.

Una vera e propria psicosi ha, così, colto gli automobilisti che ormai con compulsività si affollano ai distributori di carburante per evitare di dover pagare cifre assai più alte nelle prossime ore se la vicenda bellica, che al momento vede solo coinvolte Russia e Ucraina, dovesse deflagrare.

Tante le segnalazioni che giungono in redazione da diversi centri del territorio.

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