Appello di Roberta, fuori sede cieca: ad Agropoli costretta a separarmi da Zago

Annalisa Siano

AGROPOLI. Roberta è una ragazza cieca originaria di Agropoli, attualmente fuori sede, ma spesso fa ritorno in città in visita ai suoi familiari. Con lei c’è Zago, il suo fedele cane guida!

Nonostante la legge che tutela i privi della vista con i loro cani guida (Legge 37-1974), mi ritrovo a scrivere questo appello perché, a quanto pare, la legge non viene rispettata”, denuncia Roberta.

“Ogni qual volta che ritorno ad Agropoli, non appena io e Zago varchiamo la soglia di supermercati, ospedali, ristoranti o lidi, mi ritrovo a dover discutere con i gestori degli esercizi perché, a parer loro, il cane non può entrare. Nonostante io citi la legge e faccia notare che se viene negato l’accesso al mio cane guida, si rischia una multa salata, la storia non cambia“, dice la giovane agropolese, evidenziando che tanti, purtroppo, sono stati gli episodi spiacevoli negli anni.

Roberta cita diversi episodi: “In un lido di Paestum, una coppia di agropolesi ha minacciato il mio ragazzo ed un mio amico, dicendo che, se non si portava via Zago dall’acqua, ci sarebbero state delle conseguenze. Tutto questo, davanti ad un’intera spiaggia che non ha fatto niente, nemmeno quando questo signore ha mostrato il pugno, facendo intendere le sue intenzioni. Non ho avuto giustizia e la proprietaria del lido ci ha invitato a tornare sotto l’ombrellone per evitare problemi. Le ingiustizie non finiscono … ogni volta che mi reco con Zago, in un noto supermercato di Agropoli, nonostante io abbia spiegato più volte che il cane guida per legge ha diritto ad accedere, mi si invita a rimanere fuori o ad entrare, ma senza il cane. Non c’è una volta in cui non devo fare i conti con questa totale disinformazione e, nonostante i miei decisi tentativi di spiegare, di dialogare, le reazioni sono quasi sempre arroganti ed aggressive”.

“Le uniche volte che sono entrata in esercizi pubblici senza problemi, o i proprietari degli esercizi erano Dog Friendly, quindi a prescindere l’accesso ai cani nei loro locali era consentito, o perché i gestori conoscevano la mia famiglia”, aggiunge.

Di qui l’appello: “Il messaggio che vorrei che arrivasse è che, al di là dei negozi aperti ai cani e al di là delle conoscenze di paese, vi è una legge, e la legge è al di sopra di qualsiasi altra cosa. Quando si nega l’accesso di un cane guida ad una struttura, è come negare l’accesso della sedia a rotelle ad una persona con disabilità motoria. Per questo motivo sempre più spesso riduco la mia permanenza ad Agropoli, a volte con mio enorme dispiacere, evitando di portare con me Zago”

Da questa vicenda è iniziata una collaborazione con l’associazione AltroSpazio. “Da quest’anno ho cominciato a collaborare con l’Associazione AltroSpazio, proponendo un progetto che ha come tema la sensibilizzazione sulla disabilità visiva e sul cane guida – spiega Roberta – Dal 2016 vivendo in Toscana ho sempre fatto informazione sul territorio, perciò ho pensato che potesse essere molto positivo cercare di portare questi temi anche nel posto in cui, invece, sono nata”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version