Elezioni ad Agropoli: schiarita nel centro-sinistra, dubbi a destra

Carmela Di Marco

AGROPOLI. Altre 24 ore e il centro-sinistra potrebbe sciogliere tutti i dubbi sulla candidatura a sindaco della coalizione. Le voci sulla mancata riconferma del sindaco Adamo Coppola si sono rivelate in parte infondate. Di fatto i malumori non mancano poiché negli ultimi cinque anni un bilancio non in condizioni ottimali e il covid hanno notevolmente frenato l’azione amministrativa.

Elezioni ad Agropoli: la coalizione di centro sinistra

Ma il Pd nella riunione di martedì con gli alleati ha detto a chiare lettere che Adamo Coppola è il candidato. PSI e Movimento 5 Stelle, con senso di responsabilità, vanno verso il “si” all’alleanza. Resta il dubbio di Italia Viva. Elvira Serra aveva annunciato la sua candidatura a sindaco 24 ore prima del tavolo politico; la sua partecipazione era stata vista come una prova di grande maturità e volontà di dialogare per il bene del paese.

La posizione di Elvira Serra

L’ex vicesindaco seguirà questa linea? Forse. Un passo indietro potrebbe farlo vista la volontà dichiarata di fare il bene della città, mettendo da parte i personalismi. Una coalizione forte, di fatto, garantirebbe anche un maggior peso politico in vista delle prossime sfide che gli enti locali dovranno affrontare, come quelle dei fondi Pnrr.

Ma è una strada percorribile? Non è chiaro perché nelle ultime ore si parla con insistenza di un accordo anche con il coordinatore di Forza Italia Emilio Malandrino che significherebbe voler intraprendere una via diversa rispetto a quella proposta dagli altri partiti della coalizione.

Il confronto di giovedì

Giovedì all’ulteriore confronto ci saranno anche le liste civiche, quelle già presente in consiglio comunale: la lista Coppola, Idea Comune e il gruppo di riferimento dell’assessore Roberto Mutalipassi che pure andrà a comporre una lista civica. Alle prossime amministrative con Coppola parteciperà anche una sesta lista civica, già costituita ma al momento priva di esponenti in assise. Senza Italia Viva, dunque, Coppola potrebbe contare già su due liste di partito (PD e PSI) e quattro civiche.

La posizione di Emidio Cianciola

Questa situazione dovrebbe tenere fuori Emidio Cianciola. L’ex consigliere comunale era il più quotato tra gli anti – Coppola, poteva rappresentare l’alternativa e il suo nome piaceva all’opinione pubblica. Medico stimato e consigliere comunale dimissionario di questa consiliatura, aveva tutte le carte in regola per una candidatura a sindaco.

Ma non avendo un gruppo alle sua spalle, Cianciola per riuscire a raggiungere lo scranno più alto di palazzo di città si è rivolto anche al leader politico della sinistra locale, Franco Alfieri con il quale in passato c’erano stati profondi dissidi. Quando Cianciola da anti-sistema si è trasformato in possibile uomo del sistema anche la sua popolarità di fatto è calata. Oggi ha una sola posizione: quella anti-Coppola, al quale continua a lanciare continue critiche.

Le altre proposte

In questo quadro il centro – destra prova a restare a galla. Fratelli d’Italia in settimana ha organizzato un coordinato cittadino alla presenza del senatore Antonio Iannone che ha battezzato la candidatura di Agostino Abate. In questo quadro Giovanni Basile cerca candidati dopo aver perso Malandrino e con lui rischia di perdere anche altri storici esponenti della destra agropolese.

L’alternativa che al momento sembra essere più forte è quella di Massimo La Porta, ex presidente del consiglio comunale, che dopo essere stato anche assessore dell’amministrazione Alfieri ha scelto di cambiare rotta e proporsi come alternativo all’attuale maggioranza. C’è infine Raffaele Pesce che procede in nome del civismo e conquista consensi nell’elettorato ex 5 Stelle e nella sinistra agropolese messa in disparte dall’arrivo di Alfieri.

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