Curiosità: la storia della croce e la lapide sugli Scaloni di Agropoli

Ernesto Apicella

Nei primi giorni di Febbraio del 1909 giunse ad Agropoli una Missione composta dai Reverendi Padri Sgambati, Rosiello e Cassarini di Napoli. I tre Missionari furono accolti con entusiasmo dall’autorità municipale e dall’intero popolo, che si recarono a riceverli all’ingresso del paese.

I Missionari tennero alcuni corsi di Religione durante i quali, con parole semplici ed insinuanti, ravvivarono quella fede che in molti agropolesi si era affievolita. Furono celebrate numerose funzioni religiose: la Processione con la Vergine; la Comunione generale alle bambine ed a tutti i fedeli presenti in chiesa; la consacrazione delle ragazze a Gesù Cristo; una Santa Messa di suffragio per ricordare il distruttivo terremoto del 1908 e i morti di Calabria e di Sicilia. Padre Sgambati, nel corso delle funzioni religiose, mostrò tutta la sua oratoria affascinando l’intera popolazione agropolese.

L’Ecc.mo Vescovo D. Paolo Iacuzio fu presente alla cerimonia di chiusura. Dichiarò di essere molto soddisfatto del successo spirituale ottenuto in quei giorni di Santa Missione, con un plauso a Padre Sgambati per l’organizzazione nell’espletamento della Missione ed al novello Parroco Don Nicola Pecora, che con tanta solerzia badava al bene spirituale del popolo affidato alle sue cure.

Al Vescovo andarono gli elogi ed i ringraziamenti dal Sindaco Francesco Di Sergio e di tutti i notabili del paese.La sera del 9 Febbraio, a perenne ricordo della Santa Missione, fu benedetta una croce di ferro “piantata fra la vecchia e la nuova Agropoli” e fu scoperta una lapide marmorea sulla facciata della Chiesa dei Santi Patroni Pietro e Paolo. Ecco il testo della lapide:”Il dì 8 Febbraio 1909,Nicola Pecora, novello Parroco di Agropoli,in questa pietra, sacro ricordo della Missione,incideva i nomi dei padri Sgambati, Rosiello, Casserino e come attestato all’intervento del suo Vescovo Paolo Iacuzio”.

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