Cilento: Comuni insieme per la rigenerazione dei piccoli Borghi

Antonio Pagano
Gioi

Tre Comuni del Cilento insieme per la rigenerazione dei piccoli borghi; i Comuni di Gioi (capofila), Orria e Perito, si sono uniti infatti per costituire un Partenariato Pubblico, previsto dall’avviso pubblico, per la realizzazione del progetto denominato “l’Università della Montagna” connotato sotto il profilo tematico-tipologico da elementi caratterizzanti dell’area di intervento, in modo da originare azioni utili a conseguire soglie dimensionali economicamente e commercialmente significative.

L’avviso pubblico che rientra nell’ambito degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e dedicato ai piccoli borghi storici, è finalizzato a promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Sono stati individuati quali destinatari i piccoli comuni singoli o aggregati con popolazione residente fino a 5000 abitanti nei quali sia presente un borgo storico chiaramente identificabile e riconoscibile.

I Comuni che stanno lavorando a congiunte azioni di valorizzazione del proprio patrimonio ambientale e di promozione del turismo green, partecipano in quanto l’intervento si articola in una serie di attività connotate dal loro legame alle identità culturali dei luoghi e per la sua capacità attrattiva in grado di generare una “rigenerazione” su più fronti e quindi utile ad invertire il processo di abbandono delle aree interne valorizzando in modo puntuale le risorse ambientali, il patrimonio storico e monumentale, le tradizioni e tipicità locali anche eno-gastronomiche.

Il Partenariato Pubblico intende raggiungere i seguenti obiettivi: Promuovere la connessione tra le aree interne; Creare una rete di esperienze che favorisca la crescita dei flussi turistici per la sua capacità di integrare l’offerta pubblica e quella privata; Rafforzare la conoscenza dell’attrattività delle aree interne attraverso la valorizzazione delle peculiarità e degli elementi di attrattiva presenti sul territorio; Incentivare forme di cooperazione tra soggetti a vario titolo interessati allo sviluppo del territorio; Intervenire sulla gestione della montagna e del patrimonio immobiliare pubblico migliorandone l’accessibilità.

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