Agropoli, Basile: “resto di centro-destra, avanti per il cambiamento”

Sergio Pinto

AGROPOLI. Ancora non è chiaro il quadro politico nel centro-destra agropolese.
Il primo a proporsi come candidato sindaco unitario era stato Giovanni Basile. Il suo passo avanti non era stato accolto con favore dagli storici rappresentanti dei partiti a livello locale. Così era arrivata l’auto-candidatura anche di Costabile Spinelli, già sindaco di Castellabate. Anche in questo caso, però, i partiti si sono divisi, manifestando il proprio dissenso per l’ipotesi di candidare un politico non agropolese.

Mentre si discuteva sui nomi, la settimana scorsa è arrivato il colpo di scena. Fratelli d’Italia ha annunciato la candidatura di Agostino Abate a sindaco. Una mossa che ha disorientato quanti invece pensavano ad un volto nuovo. Ma neanche Abate sembra poter essere il candidato unitario di un centro-destra alla ricerca di equilibri.

In questo quadro di incertezza c’è chi si fa da parte e chi, come Giovanni Basile, porta avanti i suoi programmi. “Seppur gli ultimi eventi facciano pensare a scelte al limite dell’autolesionismo da parte dell’area che rappresento, resto e sarò un uomo di centrodestra”, esordisce il candidato sindaco.

Poi fa una sua analisi dei fatti: “È sotto gli occhi di tutti che un’oscura ed esterna mano stia cercando di collocare suoi uomini sia come competitor che come possibili e futuri consiglieri. Fingere di essere altro, ma lavorare per lo stesso padrone. È grave che ciò accada anche con chi dovrebbe rappresentare un qualcosa opposto almeno da un punto di vista partitico. Eserciti che vorrebbero fronteggiarsi hanno i generali che vanno a braccetto.
Si vuole sfasciare il centrodestra per far vincere lo status quo, perché, non tanto in fondo, quello status quo lo si condivide”.

Infine un appello: “mi rivolgo a chi realmente vuole un cambiamento, a chi davvero crede che una alternativa ad Agropoli non è impossibile nè da pensare nè da realizzare.
Io vado avanti per vincere, per spezzare questa mala politica che da anni ci tiene in ostaggio. Lascio a voi i giochetti di palazzo, a me interessa il territorio e continuerò a lavorare in questa direzione”.

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