Agropoli, mancano tamponi e reagenti: appello all’Asl

Roberta Foccillo

AGROPOLI. Durante la fase più critica dell’emergenza covid il laboratorio di analisi dell’ospedale civile di Agropoli, diretto dal dottore Marcello Ametrano, è stato uno dei più virtuosi. Non solo si è occupato di analizzare i test eseguiti sul territorio e nel reparto covid della struttura di via Pio X, ma anche quelli dell’intero comprensorio. Negli ultimi mesi, inoltre, è andato più volte in aiuto dei laboratori di Salerno e di di Eboli, nonostante personale e attrezzature ridotte rispetto a questi ultimi.

Un lavoro incessante, quello portato avanti dal dottore Ametrano e dalla sua equipe, spesso costretta a turni massacranti di lavoro per rispondere alle esigenze della comunità.

Mancano tamponi e reagenti: i numeri del laboratorio di Agropoli

Per loro parlano i numeri: soltanto da inizio dicembre alla scorsa settimana sono stati analizzati ben trentuno mila tamponi. Ma ora questa attività fondamentale per il contrasto al virus, rischia di subire una brusca frenata.

Negli ultimi tempi diversi cittadini stanno lamentando i ritardi dell’Usca nel comunicare l’esito dei test di avvenuta guarigione o di riscontro della positività. C’è chi è chiuso in casa in isolamento in attesa di una risposta.

Le polemiche

Nel calderone delle critiche ci sono finiti tutti, dall’amministrazione comunale al personale dell’ospedale. Ma in realtà il problema è da ricercare altrove: tamponi e reagenti iniziano a scarseggiare.

La questione è ben nota anche ai vertici dell’Asl poiché il responsabile dell’U.O.S. di Patologia Clinica dell’ospedale di Agropoli, Marcello Ametrano, da alcune settimane sta segnalando la carenza di tamponi e reagenti, nonostante la richiesta di esami sia nuovamente aumentata.

La prima nota è stata inviata ai vertici dell’Asl ad inizio gennaio. Nella missiva si segnalava come il laboratorio agropolese era chiamato ad analizzare quotidianamente 1500 tamponi, 500 dei quali provenienti dalle Usca di Battipaglia e Salerno.

La presenza di un solo macchinario, la carenza di personale e kit determina però non pochi problemi. Di qui l’avvertimento che presso il laboratorio di Agropoli sarebbero stati analizzati non più di 250 tamponi al giorno provenienti dal Dea di Vallo – Agropoli e non oltre di 650 provenienti dalle Usca di Agropoli, Vallo della Lucania, Capaccio Paestum e Trentinara. Non solo: nella missiva si informava che non potevano essere accettati tamponi provenienti da altri distretti.

La situazione da allora non è cambiata e così il dottore Ametrano in questa settimana ha dovuto inviare una seconda nota nella quale ha comunicato un’ulteriore drastica riduzione dei tamponi esaminabili quotidianamente: 25 per l’ospedale di Vallo e altrettanti per quello di Agropoli; 70 per ciascuna Usca di Agropoli, Vallo della Lucania e Capaccio Paestum, 30 per Trentinara. Di qui un nuovo appello all’acquisto di kit dedicati a processare i tamponi che si spera non cada nel vuoto.

Il commento

«In questo momento c’è un blocco di tamponi e reagenti. Una vera e propria emergenza. Abbiamo fatto richiesta all’Asl di inviare i kit necessari per permettere all’ospedale di lavorare. Oggi si è in grado di analizzare massimo 70 tamponi al giorno. Pensate cosa accrescerebbe se una classe andasse in dad per un positivo, sarebbero necessari tra alunni, genitori e personale almeno 50 tamponi e si bloccherebbero tutte le altre attività di controllo. Non si può più attendere», spiega il sindaco Adamo Coppola.

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