Agropoli, politica in fermento: si attendono le scelte dell’assessore Mutalipassi

Sergio Pinto
Roberto Mutalipassi

AGROPOLI. Schieramenti politici in fermento in vista delle prossime elezioni amministrative ad Agropoli. Si lavora ad incontri, confronti ed alleanze per provare a dare discontinuità all’azione amministrativa, dopo 15 anni che hanno visto prima governare Franco Alfieri e poi Adamo Coppola.

L’attenzione di questi giorni è tutta puntata sull’assessore Roberto Mutalipassi. Dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Massimo La Porta, molti si aspettano anche il suo addio all’esecutivo, essendo entrambi del medesimo gruppo politico. Il covid, però, ha bloccato incontri e trattative e tutti sono in attesa. Qualora Mutalipassi dovesse realmente dimettersi il sindaco Coppola potrebbe essere costretto ad un rimpasto di giunta per accontentare il desiderio di poltrone di diversi consiglieri comunale. Ci sarebbe poi da eleggere anche il nuovo presidente del consiglio. Probabile che la prossima sia la settimana decisiva.

Gli altri schieramenti, intanto, continuano a lavorare. Costabile Spinelli sembra essere il più attivo e si starebbe muovendo sia sul fronte politico che della squadra di lavoro con il possibile “ingaggio” di un ex componente dello staff proprio di Coppola che dopo 4 anni passati a palazzo di città starebbe affiancando il suo sfidante. Per quel che riguarda gli accordi politici Spinelli tira dritto, convinto che gli altri schieramenti del centro destra debbano necessariamente affiancarlo per poter partecipare alla competizione elettorale. E’ il caso di Giovanni Basile e del gruppo storico del centro-destra agropolese.

Massimo La Porta, in attesa delle scelte di Mutalipassi, continua a lavorare alle liste mentre Elvira Serra punta a stringere un patto con i socialisti, con i quali già da mesi dialoga. Una situazione paradossale, comunque, se si pensa che entrambi i gruppi godono della stima anche dell’amministrazione in carica. Una serie di malintesi negli anni hanno però portato a delle fratture.

Infine da vedere quale sarà la collocazione di Emidio Cianciola e Raffaele Pesce; il primo sembra convinto di poter rappresentare l’anti-Coppola, il secondo ha già la sua lista, Liberi e Forti, e si propone come la discontinuità.

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