Agropoli: dopo le dimissioni di La Porta la campagna elettorale ha inizio

Sergio Pinto
Municipio di Agropoli

AGROPOLI. Con le dimissioni del presidente del consiglio comunale, Massimo La Porta, si apre ufficialmente la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative, da tenersi tra primavera ed autunno, secondo la clemenza del covid.

Il quadro dopo le dimissioni di Massimo La Porta

Ai poco attenti la scelta di La Porta di lasciare l’incarico sarà apparsa come un’inaspettata sorpresa. La realtà dei fatti è che invece tra l’ormai ex presidente del consiglio comunale e l’amministrazione Coppola, c’era da tempo freddezza. La frattura definitiva c’è stata quando Franco Alfieri, ha confermato la volontà di sostenere il sindaco uscente. Ma tra il primo cittadino di Capaccio Paestum e La Porta i rapporti sono interrotti da mesi, quindi il sostegno di Alfieri avrebbe determinato inevitabilmente l’allontanamento di La Porta, e con lui quello del consigliere del suo stesso gruppo politico Bufano. Entrambi saranno all’opposizione, ma i numeri per un ribaltone della maggioranza non ci sono, considerato il riavvicinamento anche dei consiglieri del gruppo misto al sindaco in carica, ovvero Gianluigi Verrone ed Eleodoro Di Nardo; il terzo, Salvatore Coppola, resta invece una mina vagante.

La giunta

Da comprendere cosa accadrà in giunta. L’assessore Roberto Mutalipassi, rappresentanza del gruppo La Porta, potrebbe dimettersi e candidarsi a sindaco proprio per lo schieramento di quest’ultimo; in alternativa potrebbe scegliere di restare fedele a Coppola. In quest’ultimo caso, essendo però espressione di un gruppo passato in minoranza, potrebbe comunque fare un passo indietro, lasciando vacante un posto nella squadra di governo.

Se questa ipotesi dovesse concretizzarsi, a chiedere fortemente l’ingresso in giunta ci sarebbe il Psi, con Franco Di Biasi che da tempo aspira ad un assessorato. Per la carica di presidente del consiglio, invece, si pensa ad una sfida tra Lista Coppola (Giuseppe Cammarota) e Pd (Franco Crispino), ma il primo cittadino fa sapere di non avere un nome e che la scelta verrà condivisa con la maggioranza.

La campagna elettorale

Ma più delle questioni interne, agli elettori interessano quelle relative alla prossima campagna elettorale. Lo scacchiere dei candidati a sindaco è quasi definito. Adamo Coppola sarà certamente in campo. Massimo La Porta sarà una delle alternative, candidato in prima persona o con un suo rappresentante.

Costabile Spinelli, ex amministratore di Castellabate, sostenuto da Consolato Caccamo, l’ex presidente del consiglio Luca Errico e pare anche Emidio Cianciola, prova a farsi spazio, ma non sarà facile considerato che dopo l’esperienza di un altro sindaco “straniero”, Franco Alfieri, molti di coloro che vorrebbero rivoluzionare Agropoli chiedono a gran voce e con orgoglio un candidato locale. A rappresentare questa figura, per ora, c’è Raffaele Pesce, agropolese doc, pronto a presentarsi con un gruppo civico. Ad oggi è l’unico ad essersi defilato da polemiche e strumentalizzazioni e ad aver fatto irruzione nella campagna elettorale con delle proposte per il futuro della città.

Da comprendere cosa accadrà nel centro-destra. Giovanni Basile da tempo ha annunciato una sua candidatura e porta avanti la sua campagna elettorale basata sulle critiche a Coppola e al suo staff (comunicativo e non politico) in particolare per la gestione del covid.

C’è poi una fetta di centro-destra in attesa: quella rappresentata da Forza Italia, con Emilio Malandrino che ha già detto no a Basile, ma con ancora più convinzione a Costabile Spinelli. Il candidato sindaco di questo gruppo si pensa possa essere un altro storico componente del centro-destra agropolese, ovvero Mario Capo.

In questo quadro manca da collocare la figura di Elvira Serra. Coppola, pur avendo avuto con lei delle frizioni che la portarono all’allontanamento della maggioranza, non è ostile verso la sua figura, quindi non sorprenderebbe un avvicinamento all’amministrazione uscente, certamente non in questa fase.

Ma l’ex vicesindaco guarda oltre: si era parlato di un flirt con il Psi e con Forza Italia; dialoghi in corso, ma Serra continua a lavorare al suo progetto anche autonomamente.

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