Cilento: la merenda con “pane e uoglio”

Letizia Baeumlin
Pane e olio

Non sempre e non per tutti i settori il progresso ha portato migliorie. Con il passare degli anni anche il settore gastronomico è cambiato e tante sane abitudini e tradizioni sono andate via via a finire. La classica merenda delle nonne di un tempo, genuina e nutriente, è stata sostituta con le merendine, che sono sì golose ma possiamo affermare che non apportano alcun beneficio ai nostri bambini.

L’olio di oliva nel Cilento rappresenta una grande ricchezza, il nostro oro in bottiglia, conquista infatti la denominazione DOP. Nel Cilento sono 62 i comuni produttori di olio di oliva ma secondo alcuni il “migliore” lo troviamo a Pisciotta. Ungaretti in una sua lirica del 1933 scriveva:”…ulivi, sempre ulivi! In mezzo sono ulivi, come pecore a frotta…”. L’autore fu colpito dalle grandi distese di uliveti che sorgono anche su declivi più abbandonati e che talvolta, sferzati dai venti salmastri, si possono ammirare le forme più strane che solo la forza della natura ci può regalare. Anche il padre della Dieta Mediterranea Keys vissuto per molti anni nel Cilento, attribuisce all’olio di oliva un ruolo fondamentale nell’alimentazione in quanto riduce il colesterolo cattivo e migliora le funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio.

E allora perché non fare un passo indietro e tornare all’amato pane e olio? Alcune scuole Cilentane hanno già adottato questa abitudine sostituendo i dolciumi confezionati con una sana fetta di pane cosparsa di olio di oliva cilentano e un pizzico di sale, per renderla ancora più golosa possiamo metterci sopra anche il succo di un pomodorino maturo.

Per rendere ancora più allettante questa merenda per i più piccoli, si può pensare di coinvolgerli in prima persona nella preparazione; mani in pasta e tanto tanto divertimento per una merenda sana e buonissima.

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