Sulla Cilentana cartelli pubblicitari abusivi: l’Anas ha imposto la rimozione

Roberta Foccillo

CAPACCIO PAESTUM. “Via i cartelli abusivi dalla Cilentana”, questo il monito dell’Anas che ha imposto la rimozione di 29 cartelloni pubblicitari irregolari o privi di autorizzazione, installati tra il km 98 al km 162 da Capaccio Paestum e fino a Sapri.

La ditta interessata ha presentato ricorso al Tar di Salerno, che però ha sollevato il difetto di competenza, appellandosi infatti all’art 103 del decreto “Cura Italia” (clicca qui)

I fatti

L’Anas è intervenuta, in quanto, a seguito di un duplice rilievo, gli impianti pubblicitari contestati, risultano non conformi agli standard tecnici; soprattutto, senza titolo autorizzativo, disponendone così la rimozione.

All’agenzia pubblicitaria, sono state addebitate una serie di violazioni relative al fatto che lungo le strade è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, sorgenti luminose visibili dai veicoli che transitano sulle strade; per forma, colore o forme, possono creare dei disagi e generare confusione con la visibilità della segnaletica stradale; in ogni caso, l’autorizzazione per la collocazione di questi cartelli, spetta all’Ente proprietario della strada che è proprio l’Anas.

Inoltre, ci sono anche delle sanzioni per i trasgressori che vanno da 430euro a 1.731euro. Secondo le prescrizioni: “chi ha predisposto il mezzo pubblicitario deve rimuoverlo a proprie spese, entro e non oltre dieci giorni dalla data di comunicazione dell’atto. Cessato, tale termine, l’Ente proprietario provvede ad effettuare la rimozione del mezzo pubblicitario e alla sua custodia ponendo i relativi oneri a carico della violazione”.

Chi trasgredisce la regola, poi, è soggetto al pagamento di una somma che va da 4.833 a 19.332 euro, nel caso in cui non sia possibile individuare l’autore della violazione.

Il Tar di Salerno, ha dichiarato il difetto di giurisdizione, indicando quindi nel giudice ordinario, l’autorità giudiziaria dinanzi alla quale potrà definirsi la controversia.

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