Capaccio Paestum: un altro milione per il cineteatro

Roberta Foccillo

CAPACCIO PAESTUM. L’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Franco Alfieri, ha chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti, la possibilità di devolvere il denaro che doveva servire per l’efficientamento energetico e adeguamento sismico degli edifici comunali di Piazza Santini, per il nuovo cineteatro.

Considerato che, per l’ex cinema Myriam sono stati accesi due mutui per un totale di 2,4 milioni di euro, che aggiunti a 1,05 milioni del mutuo devoluto di recente, comporta una spesa totale di 3,5 milioni di euro, andando quindi a coprire, l’intero importo dell’opera.

L’iter

E’ stato approvato un nuovo progetto definitivo, che prevede delle modifiche rispetto a quello originario; qualche mese fa, infatti, l’Ente, diede mandato all’Area lavori pubblici, di procedere alla rielaborazione del progetto; fornendo al cinema Myriam, una serie di servizi come: sala ristorante, uffici e locali commerciali, rendendo l’opera il più possibile fruibile per il pubblico.

La zona dove nascerà il nuovo cineteatro, in Piazza Santini a Capaccio Scalo, in precedenza era classificata come una zona storico- artistica; prevedeva solo ristrutturazioni, manutenzione ordinaria e restauro. Per questo motivo, il consiglio comunale, è chiamato a votare per una variante urbanistica al Piano regolatore comunale.

La prima struttura, venne realizzata nel 1972 da privati e venne, poi, chiusa alla fine degli anni ’80. Nel 2006 fu richiesto un nuovo permesso per costruire che prevedeva 516 metri quadrati di volumi commerciali tra deposito e teatro.

Il progetto

Il progetto dei lavori approvato dalla giunta Alfieri in prima battura, prevedeva 343 metri quadrati; a fronte dei 516 per volumi commerciali, 114 per deposito e poi l’area del teatro.

Il nuovo progetto, invece, prevede 540 metri quadrati, più altri 33 per servizi e attività commerciali. Quindi spazi destinati ai depositi e area cinema e teatro.

L’Ente, ha siglato un accordo con i precedenti proprietari, per avere i suoli; facendo una permuta per 350 metri quadrati di superfici commerciali a favore dei privati.
Nello specifico, l’accordo prevede che se l’opera non venisse costruita entro l’anno 2024, il Comune sarebbe tenuto a pagare loro 600mila euro.

L’iter per arrivare fino a qui, è stato non poco difficoltoso; una serie di reclami e intoppi, hanno portato a bloccare i lavori più volte.

La Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino bloccò, per esempio, il progetto a fine 2020. Esprimendo, poi, parere favorevole a febbraio del 2021.

Ora non resta che attendere la pubblicazione della procedura di gara per aggiudicarsi l’appalto.

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