Novembre, tempo di cachi!

Letizia Baeumlin

Il cachi è il frutto novembrino per eccellenza, importato dall’Asia in Italia nella metà del diciannovesimo secolo viene classificato subito l’albero dai frutti d’oro ed utilizzato dapprima come pianta ornamentale da giardino.

Il cachi è un frutto molto nutriente, calorico e zuccherino pertanto sconsigliato a chi soffre di diabete, ma, nel contempo selezionato per l’alta concentrazione di vitamine e minerali utili nel coadiuvare in alcune patologie quali, stitichezza, stress, malattie legate all’apparato digetente ed epatiche.

Le proprietà nutrizionali

100 gr di cachi, apportano circa 65 calorie, 0.6 gr di proteine, 0.3 gr di lipidi, 16 gr di carboidrati, 16 gr di zucchero e 2.5 gr di fibre. Tra i minerali e le vitamine che spiccano in questo frutto troviamo: magnesio e potassio e vitamine del gruppo A, C, D, e K in elevate quantità.

Il cachi vaniglia è una delle spiecie di questo frutto e lo troviamo soprattutto sul territorio campano dove ha trovato il suo habitat naturale ideale. Questa varietà di cachi si differenzia dalle altre per forma, colore e sapore. Il suo colore va dal giallo all’arancione intenso quando è nel pieno della maturazione. La sua polpa risulta succosa e zuccherina tanto da essere sevito anche come dessert al cucchiaio.

Nell’antichità veniva consumato a merenda anche dai più piccini solitamente sevendo la sua polpa su di una fetta di pane. Oggi indicato per svariati dolci come budini, marmellate e torte.

A differenza delle altre varietà, il cachi vaniglia all’interno presenta numerosi semi dalla quale i bambini si divertono a leggere le previsioni della stagione invernale alle porte:

• Con il coltello ci sarà freddo pungente

• Con la forchetta si prevede un inverno mite

• Con un cucchiaio ci sarà tanta neve da spalare

Questo frutto autunnale ha ormai conquistato le tavole di tutto lo “Stivale” coccolando il palato di grandi e piccini.

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