Capaccio Paestum, “Città Libera” su asilo di Rettifilo: figuraccia senza precedenti

Redazione Infocilento
Franco Alfieri sindaco di Capaccio Paestum

Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, nota stampa dell’associazione “Città Libera” di Capaccio Paestum in merito alla questione dell’asilo nido di località Rettifilo, sequestrato dai carabinieri (leggi qui). Ecco il testo della nota:

Nell’assise comunale riunita in data 27 ottobre 2021, il primo cittadino ha doverosamente fatto partecipe i suoi amministrati della gravosa e singolare questione relativa al sequestro dell’asilo nido in costruzione in località Rettifilo. Previa, ovvia, attribuzione del “fattaccio” ai “soliti noti”, come ama definire questa fantomatica entità di cui solo lui pare subirne il fascino. Invece noi, e tantissimi altri cittadini con i quali ci siamo confrontati, avremmo voluto avere ben altre e dettagliate spiegazioni di merito.

A titolo esemplificativo:

– Perché un progetto approvato e finanziato dalla Regione Campania con l’amministrazione Palumbo per un importo di € 950.000 è stato delocalizzato con la conseguente variazione di tutti gli iter?

– Si era a conoscenza che l’area della delocalizzazione ricade nel perimetro della zona P.E.E.P., compresa tra le zone omogenee destinate a “verde pubblico” e “commerciale” del vigente P.R.G. e che, ovviamente, sarebbe servita una variante al P.R.G.?

  • Perché sono stati consegnati i lavori alla ditta appaltatrice in data 5/11/2020 dopo solo pochi giorni dalla delibera di Consiglio Comunale n. 69 del 22/10/2020, la quale approvava il progetto in variante al P.R.G., quando l’iter di una variante inizia con l’acquisizione di tutti i pareri e termina con la pubblicazione sul BURC?
  • Perché il voler posare la prima pietra in pompa magna con tanto di stampa ad immortalare la data e l’ardita impresa in spregio alle elementari regole degli iter amministrativi?

– Perché il progetto ottiene il parere della Commissione locale del Paesaggio SOLO a febbraio 2021; dopo ben tre mesi dall’inizio dei lavori e quando già era stato innalzato il primo piano? Forse “interpretare” le leggi porta anche ad andare in deroga alle stesse?

– Perché il 23 Settembre 2021, protocollo 39385, è stato rilasciato dal Responsabile dell’Area P.O. – LL.PP. del Comune di Capaccio Paestum accertamento di Compatibilità Paesaggistica per opere eseguite in assenza di autorizzazione paesaggistica finalizzate alla realizzazione di un asilo nido pubblico in località Rettifilo? Ammissione di colpa postuma?

– Se un privato avesse cominciato i lavori in assenza di pareri e dei permessi a costruire, si sarebbe potuto definire la costruzione abusiva o no? Le modifiche al Regolamento Comunale per la quantificazione delle Sanzioni Amministrative pecuniarie previste dal DPR n.380 del 06.06.2001 e ss.mm.ii e D.lgs n. 42 del 22.01.2004 e ss.mm.ii, approvate nell’ultimo Consiglio Comunale, avranno come apripista e primo sanzionato lo stesso Ente? E il cittadino troverà conforto in questa cattiva interpretazione delle norme urbanistiche?

– Perché i lavori erano fermi ben prima del 22 ottobre 2021, data del sequestro, tanto da far crescere l’erba radente, figurativamente, sul primo piano?

A Capaccio Paestum, la bulimica e spasmodica politica del fare deve necessariamente trovare un accordo con il fare bene. Perché se si fa bene ne giovano i cittadini. Se si fa male, e le opere giacciono per mesi come balene spiaggiate (le sfere geodetiche a Gromola e Licinella, l’asilo nido del Rettifilo) o addirittura incontrano un destino fatale, ne rimettono i cittadini di tasca. Queste risposte avremmo voluto avere in Consiglio Comunale e non ricerche di entità astratte a cui addossare i prossimi mesi di fermo dei lavori.

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