Dipendenza Da Internet: Cos’è e Come Possiamo Contrastarla?

Redazione Infocilento

La dipendenza da internet, nota in inglese come “Internet Addiction Disorder” (IAD), è un disturbo da abuso-dipendenza che affligge ormai moltissime persone.

Coloro che ne soffrono fanno un uso smodato e ossessivo di ogni tipo di dispositivo che abbia una connessione alla Rete. Spesso utilizzano internet senza rendersi conto di quanto tempo vi abbiano effettivamente trascorso. Non riescono più a controllare i loro impulsi e diventano sempre più schiave dei loro dispositivi, con conseguenze drastiche sulla loro vita.

Sono moltissime le attività che si possono svolgere online, tra social media e video su YouTube, giochi, chat di gruppo, siti di incontri, shopping, giochi d’azzardo, ricerca di informazioni e molto altro.

Il rischio di mettere a repentaglio i propri dati e la propria privacy è sempre all’agguato. È per questo che utilizzare un server VPN è estremamente importante. Un VPN (Virtual Private Network), infatti, come ad esempio VeePN, protegge la privacy degli utenti e i loro dati personali dagli attacchi di hacker. Inoltre, crea una connessione sicura e priva di restrizioni o tracciamenti esterni, per cui è possibile consultare ogni sito web senza alcun tipo di limite. Spesso si può svolgere anche un trial per testare questi servizi prima di effettuare un’iscrizione.

La dipendenza da internet è un problema reale?

La dipendenza da internet non rientra tra i disturbi psicologici e psichiatrici, per cui è difficile fare delle diagnosi specifiche e non sempre è un problema realmente riconosciuto. Nonostante ciò, possiamo ricorrere a diverse statistiche per comprendere meglio questo fenomeno.

Uno studio effettuato dalPew Research Center mostra come l’85% degli adulti americani utilizza internet quotidianamente, di cui il 31% è quasi sempre connesso, il 48% si connette più volte al giorno e il 6% circa una volta al giorno. Del restante 15%, il 4% si connette più volte durante la settimana, il 4% ancora meno spesso e l’ultimo 7% non lo utilizza mai. Inoltre, la maggior parte non utilizza le estensioni VPN per Chrome o altri broswer di navigazione, per cui non protegge i propri dispositivi da attacchi esterni.

Non dimentichiamoci che queste percentuali si riferiscono solo agli adulti, ma anche i bambini e i ragazzi non sono esclusi da questa problematica. I bambini di età compresa tra gli 8 e i 10 anni, infatti, risulta che passino ben 8 ore al giorno utilizzando diverse tipologie di dispositivi.

Le cause della dipendenza da internet

Perché così tante persone soffrono di questo tipo di dipendenza? La causa va ricercata nelle motivazioni che si celano dietro un utilizzo smodato della connessione ad internet.

Le persone che soffrono della dipendenza da internet sono spesso alla ricerca di conforto da perfetti sconosciuti, desiderano fare nuove conoscenze, o ancora vogliono migliorare la propria autostima creandosi una nuova identità online, dimenticandosi di proteggersi con server VPN.

I più vulnerabili sono coloro che hanno una bassa autostima, non hanno spiccate capacità nei rapporti interpersonali e soffrono di disturbi d’ansia sociale. Tendono così a chiudersi in sé stessi e ad isolarsi dal mondo circostante.

Alcune tipologie di disturbi psichici preesistenti possono incentivare ulteriormente i problemi legati all’utilizzo smisurato di internet. Tra queste citiamo il disturbo bipolare, la depressione, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) e il gioco d’azzardo patologico che è in continuo aumento.

Le tipologie della dipendenza da internet

La dipendenza da internet si può manifestare in maniera diversa in base alle attività svolte dalla persona che ne è affetta:

  • sovraccarico cognitivo: riferito alla continua ricerca di nuove informazioni. Questo può portare anche ad essere bombardati dall’advertising delle aziende, per cui è importante proteggersi con un server VPN;
  • net compulsions: legato ad attività quali shopping compulsivo e gioco d’azzardo;
  • computer addiction: riguarda gli utenti che si creano un’identità fittizia per partecipare ai giochi online;
  • cyber-sex addiction: la dipendenza dal sesso virtuale su chat-room per soli adulti o con materiale pornografico online (le estensioni VPN per Chrome possono essere davvero utili in questi casi);
  • dipendenza dalle relazioni virtuali: quando gli amici virtuali diventano più importanti rispetto alle persone della vita reale.

I sintomi a cui prestare attenzione

Per comprendere se una persona soffre di dipendenza da internet possiamo prestare attenzione ad una serie di comportamenti facilmente riconoscibili.

Se passa troppo tempo dall’ultima volta che si è collegata ad internet, comincia a mostrare segni di nervosismo e irascibilità, e tende ad essere ansiosa e aggressiva. Potrebbe avere anche cambiamenti d’umore improvvisi, isolarsi dalla realtà circostante e soffrire di depressione.

Più è collegata ad internet e più sentirà l’esigenza di aumentare il tempo trascorso online per raggiungere lo stesso grado di soddisfazione. È proprio questo il motivo per cui trova difficile ridurre la sua presenza online e limitare l’uso dei dispositivi. Saranno a repentaglio altre attività fondamentali, come lo studio, il lavoro, le relazioni interpersonali e lo sport.

Bisogna fare attenzione anche ai sintomi che si manifestano a livello fisico: i problemi alla vista e l’emicrania per aver passato troppo tempo davanti uno schermo, la sindrome del tunnel carpale per un utilizzo eccessivo della tastiera, e dolori al collo e alla schiena per aver mantenuto una postura scorretta troppo a lungo.

Come contrastare questo problema?

Questa problematica va trattata come ogni altra tipologia di dipendenza, ovvero rivolgendosi ad un espertoall’insorgenza dei primi segnali. Essere eccessivamente online può generare sempre più problemi nella quotidianità della persona, tra cui il furto di dati personali (come quelli delle carte di credito) se non si utilizza un’estensione VPN per Chrome.

La psicoterapia può aiutare a superare le difficoltà socio-relazionali che spingono ad un utilizzo smisurato di internet e a ridurre quindi gradualmente il tempo trascorso online, a favore di altre attività sociali o hobby ugualmente gratificanti. Uno psicoterapeuta, infatti, aiuta ad imparare a gestire gli impulsi in modo da stabilire nuovamente delle abitudini salutari.

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