Ospedale di Agropoli, Basile: “Resti fuori dalla campagna elettorale”

Bruno Marinelli

AGROPOLI. Si terrà sabato 30 ottobre alle ore 15 una manifestazione per chiedere il rientro dell’ospedale di Agropoli nella rete dell’emergenza-urgenza. Si tratta di un corteo pacifico, organizzata dai familiari e dagli amici di Tommaso Gorga, il giovane morto per un incidente stradale nel settembre scorso sulla via del Mare. La questione ospedale, quindi, torna al centro del dibattito ed anche del confronto politico di fatto entrando tra i temi della campagna elettorale.

Ciò non è piaciuto al candidato sindaco Giovanni Basile: “La regione a trazione PD non ha mai preso decisioni importanti per l’ospedale, quindi Coppola non ha oggi la credibilità di parlare della situazione” – attacca – “ma nel 2013 ricordiamo anche che l’atto politico di chiusura dell’ospedale porta la firma del centrodestra che ha voluto mortificare l’avversario Franco Alfieri. Sull’ospedale di Agropoli le colpe sono di tutti gli schieramenti. Ho visto poi che battibeccano sul TAR – prosegue Basile – ma voi le sentenze ve le leggete? La sentenza di chiusura parlò di un diritto alla salute mai leso perchè in definitiva un pronto soccorso non c’è stato mai. Chi oggi dice di aver difeso un ospedale dalla chiusura con delle cause non è stato nemmeno in grado di dimostrare quello che realmente il nosocomio era: un ospedale con nove posti letto di rianimazione che salvava vite, ma sulla sentenza TAR c’è scritto ben altro, quindi hanno chiuso un ambulatorio. Che credibilità potete avere? Parlate di altro, l’ospedale di Agropoli lasciatelo fuori”.

Alle prossime elezioni nel comune di Agropoli, Coppola cercherà la riconferma, ma potrebbe non essere causale l’attacco di Basile anche al centro destra, facendo riferimento a chi, come Costabile Spinelli, si è interessato al caso.

L’ex sindaco di Castellabate potrebbe effettuare il passo avanti sostenuto proprio da alcuni esponenti di centrodestra: una situazione in grado sicuramente da infastidire il candidato ex Lega appoggiato dalla lista Cambiamo che, nella primavera scorsa, ha annunciato la discesa in campo anticipando le mosse dei partiti della coalizione.

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