Villa Matarazzo, l’ex sindaco di Castellabate Di Biasi: “Persa opportunità”

Ernesto Rocco
Villa Matarazzo Castellabate

CASTELLABATE. Nell’accesa campagna elettorale che ha portato alle elezioni del prossimo 3 e 4 ottobre, uno degli argomenti di dibattito è stato Villa Matarazzo. L’area che sorge tra il corso di Santa Maria di Castellabate e il Lungomare è oggi di proprietà del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Quest’ultimo ha avviato nel corso degli anni un progetto di riqualificazione che ha portato alla sistemazione non solo delle aree verdi ma anche alla realizzazione di un acquario e di zone per lo svago e l’intrattenimento. Questa estate, inoltre Villa Matarazzo è stata location per proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali.

Una risorsa importante che qualcuno rimpiange, poiché il Comune avrebbe potuto sfruttarla meglio.

Il dibattito su Villa Matarazzo

Il consigliere di minoranza Luigi Maurano, alla vigilia della campagna elettorale aveva lanciato dure accuse alle amministrazioni che hanno perso la gestione di Villa Matrarazzo. Oggi il Comune è chiamato addirittura a pagare l’utilizzo del parcheggio.

La replica dell’amministrazione comunale è passata per le parole del sindaco facente funzioni Luisa Maiuri che ha respinto le accuse al mittente e ricordato come soltanto negli anni ’90 l’ente locale, “con poca lungimiranza” cedette la proprietà.

Parola l’ex sindaco Raffaele Di Biasi

A riportare sui giusti binari la ricostruzione storica è però Raffaele Di Biasi, sindaco di Castellabate proprio negli anni ’90, che rivendica con orgoglio come fu la sua amministrazione ad acquisire al patrimonio pubblico Villa Matarazzo. Queste le sue parole: «Ricordo i grandi sacrifici messi in campo per poter passare all’acquisto, da parte del Comune di Castellabate, dello spazio in questione. Numerosi furono gli incontri e gli spostamenti per raggiungere un accordo con la proprietaria e definire al meglio la locazione, sempre assistito dall’avvocato Attilio Tajani».

«L’accordo – prosegue Di Biasi – prevedeva che dopo la prima locazione si poteva passare a delineare l’acquisizione definitiva; purtroppo le amministrazioni che hanno susseguito la mia, non si sono adoperate nel portare a compimento l’atto e alla fine l’Ente Parco lo ha acquistato. Cedendolo all’Ente non si diede seguito a questa prospettiva, pur avendo chiesto il contributo alla Regione Campania nella misura di 4.000.000 di lire».

L’ex sindaco, poi, continua nel suo racconto su come sono andati all’epoca i fatti: «Era infatti il 1995 quando l’esecutivo diede il via libera al contratto di locazione per il complesso di Villa Matarazzo dalla signora Dora Zuccari, vedova Matarazzo. Per cercare di recuperare tempo e risorse economiche, il contratto del canone era del valore di 45 milioni per i primi 6 anni, più la proroga di altri sei anni, sempre a 45 milioni, ma sempre con la possibilità di poterla acquistare in maniera definitiva, per conferire ai giovani, agli imprenditori e a tutti i cittadini di Castellabate, uno spazio da dedicare alla cultura, ai grandi eventi e al tempo libero».

Nei ricordi di Di Biasi, c’è anche l’approvazione di alcuni progetti: «Con i Pop approvati nel ’95, durante la mia amministrazione – ricorda – fu approvato un progetto di circa 9 miliardi che prevedeva un anfiteatro più l’illuminazione da Villa Matarazzo fino al Lungomare cittadino».

Negli anni successivi, però, le varie amministrazioni che hanno guidato la città non perseguirono l’intento di procedere all’acquisto, nonostante la positiva esperienza della precedente locazione. Fu quindi il Parco a procedere all’esproprio e ad acquisire l’area.

Vennero però firmati vari accordi tra il Comune di Castellabate e l’Ente con sede a Vallo della Lucania per la gestione di alcune aree. Oggi il centro cilentano può usufruire dell’area destinata a parco urbano, parco giochi e parcheggi in cambio di un canone di locazione. Di fatto il Comune di Castellabate si trova ad essere ospite (pagante) in casa propria.  

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