Agropoli, fiume Testene invaso da vegetazione: “Intervenite”

Sergio Pinto

AGROPOLI. Continuano le polemiche per lo stato in cui versa il fiume Testene ad Agropoli. Il tratto che dal ponte di via Taverne arriva fino alla foce è invaso dalla vegetazione. Una situazione che si registra dalla vigilia della stagione estiva e che ha fatto salire sul banco degli imputati l’amministrazione comunale per la sua inerzia.

Fiume Testene: le polemiche

Se a luglio e agosto le critiche erano motivate principalmente dall’aspetto del fiume Testene e dalla presenza di animali e insetti, ora molti temono che la vegetazione non favorisca il naturale deflusso delle acque determinando pericoli in caso di piene.

Ad intervenire sul caso è Gerardo Scotti, dell’associazione Genesi, che sta portando avanti un progetto di riqualificazione e ripopolamento del fiume Testene. Un’attività che ha consentito di rivedere nel corso d’acqua o nelle sue vicinanze una serie di animali che sembravano essere scomparsi da questa zona, come la lontra.

«A luglio volevano intervenire – precisa Scotti – Noi abbiamo solo evidenziato che a causa dei fanghi e dei metalli pesanti depositato dalle attività umane fare quel lavoro non era salutare per chi stava in spiaggia». Pulizia rinviata a settembre. E sembra che presto possa partire.

Gli interventi di pulizia

«Nei prossimi giorni inizieremo a ripulire il canale di ruscellamento. In questo momento il canale è secco perché è alimentato solo dalla sorgente di Monte Pizzuto e da una quindicina di sorgenti minori e rimuovere la vegetazione che sta trattenerlo fanghi e metalli pesanti rappresenta un rischio per la salute di chi è ancora sulle nostre spiagge e per la fauna che ancora resiste alla foce
Se non inizia a piovere e si rinforza il ruscellamento toccare quella roba è un atto criminale»
, afferma Scotti.

«Le pulizie sconsiderato fatte a luglio del passato hanno portato alla completa estinzione di molte specie ittiche fra cui l’anguilla anguilla – conclude Scotti –
Noi come associazione Genesi dell’ambiente non permetteremo più che questi abusi danneggiano un patrimonio di tutti».

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