Report beni confiscati: spiccano Postiglione, Laureana e Agropoli

Sergio Pinto

AGROPOLI. La Campana è la seconda regione in Italia per numero di beni confiscati alla criminalità organizzata. In testa c’è la Sicilia. Napoli, invece, è la terza città in questa classifica dietro Palermo e Reggio Calabria. I dati arrivano dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità che ha stilato il suo report relativo al 2020.

Beni confiscati alla criminalità, i dati

I numeri sono variabili da un anno all’altro poiché se è vero che il numero di immobili confiscati aumenta, c’è anche da segnalare che molti vengono poi riassegnati e riutilizzati per finalità sociali.

E’ il caso, solo per citare l’ultimo esempio, della sala Hera Argiva di Ponte Barizzo, confiscata alla criminalità, assegnata al comune di Capaccio Paestum e ristrutturata con fondi UE. Nelle scorse settimane l’immobile è stato inaugurato.

I numeri nel Cilento

A Capaccio Paestum, stando al report 2020, sono 3 i beni confiscati in custodia all’Agenzia Nazionale, si tratta di appartamenti. Nella poco invidiabile top ten locale, però, spicca Postiglione con ben 30 beni in gestione di cui 2 ville e ben 28 terreni.

C’è poi Laureana Cilento con 11 terreni mentre Agropoli fa registrare 10 beni confiscati: 1 villa, 6 appartamenti, 2 terreni ed 1 box. Un numero aumentato negli ultimi mesi rispetto all’ultimo report.

Ben 19 quelli per i quali il Comune ha già avanzato richiesta digestione per fini sociali.

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