Il Comune di Serre al fianco del popolo afgano

Katiuscia Stio

SERRE. Il Comune ha scelto di manifestare la propria vicinanza al popolo afgano, in questa difficile fase della sua storia. Lo ha fatto attraverso un atto formale approvato all’unanimità dalla giunta guidata dal sindaco Franco Mennella.

“Le cronache di questi giorni riportano una situazione di estrema gravità in Afghanistan, laddove il regime Talebano ha ripreso il potere e dichiarato di voler ripristinare il rigoroso rispetto della Sharia, in questo modo ingenerando la convinzione, verosimile e fondata, della imminente riduzione delle libertà individuali, segnatamente per le donne e conseguentemente anche per i bambini, con la connessa conseguente violazione dei diritti fondamentali all’istruzione e alla cultura, oltre che della tolleranza reciproca delle diversità. Inoltre, il ripristino di quella legge comporterà anche l’applicazione di pene corporali e della pena di morte che la Costituzione Italiana e la legislazione penale italiana, ma in senso più ampio dell’Europa intera, hanno da lungo tempo ripudiato per considerare la pena quale strumento di reinserimento attivo nella società piuttosto che di mera sanzione e punizione”, ricordano da palazzo di città.

L’amministrazione comunale ha ritenuto di non poter restare “inerte di fronte a tale situazione”.

Per questo ha deciso di esprimere formalmente “una netta presa di distanza rispetto a quello che sta accadendo in Afghanistan, oltre che di sollecitare, per quanto possibile, la comunità internazionale affinchè vengano attivati canali umanitari”.

Al contempo ha scelto di “manifestare la solidarietà della collettività serrese, in tal senso interpretandone il comune sentire, nei confronti della intera società afghana e maggiormente per la parte di quella costituita dalle donne e dai bambini; di rivolgere invito alle Amministrazioni Comunali e alla Comunità Montana degli Alburni invito a manifestare espressamente analoghi sentimenti di solidarietà”

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