Sala Consilina: il treno non passa da 35 anni e il comune deve pagare € 3100 ogni anno

Erminio Cioffi
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SALA CONSILINA. Anche se il treno non arriva più nel Vallo di Diano da 35 anni e la linea ferroviaria di fatto è stata distrutta dalle intemperie e dallo stato di abbandono ci sono però due cose che ogni anno arrivano puntualmente: le promesse di riattivazione della tratta ferrata, che puntualmente cadono nel vuoto o al massimo portano alla redazione di un costoso studio di fattibilità e le fatture di Rete Ferroviaria Italiana indirizzate al Comune di Sala Consilina per il pagamento dei canoni per gli attraversamenti ferroviari a servizio dell’area PIP in località Mezzaniello.

Ogni anno, infatti il comune valdianese paga poco meno 3100 euro per due attraversamenti idrici, un attraversamento fognario, uno elettrico ed uno di idrocarburi.

Il pagamento del canone annuo di 3100 euro è stato preceduto nel 2016 da un versamento di 53mila euro, sempre a favore dei RFI per procedere, nell’ambito della realizzazione delle opere nella nuova area industriale, al passaggio di reti e sottoservizi al di sotto della linea ferrata Sicignano – Lagonegro, al km 37+494 nei pressi dell’area PIP Mezzaniello – Ponte Filo ubicata nei pressi dello svincolo autostradale. Rete Ferroviaria Italiana è una società per azioni partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane con funzioni di gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale.

I 53mila euro sono stati versati per le spese necessarie per istruttoria pratica, sorveglianza lavori, collaudo, vigilanza e per la prestazione di carattere continuativo per l’attraversamento ferroviario. Una vicenda che ha diversi aspetti anomali visto che il Comune paga per degli attraversamenti su una linea ferroviaria che anche se ufficialmente non è stata soppressa ma di fatto è chiusa al traffico dal 1987 per dei lavori di modernizzazione della stessa che, nonostante siano passati 30 anni non sono mai iniziati. Prova ulteriore della volontà di non riaprire mai più al traffico la linea è la rimozione negli anni scorsi di un tratto di binari in località Sant’Antonio, a poca distanza proprio dell’area PIP

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