Voglio una casa di legno prefabbricata, ma come sceglierla?

Redazione Infocilento

Il mondo dell’edilizia sta cambiando, puntando sempre più su un settore innovativo, quale è quello delle case in legno prefabbricate. Questi modelli possono essere usati come struttura abitativa principale o, se si possiede abbastanza spazio in giardino, come dependance accessoria di classe.

Ovviamente, non tutte le case prefabbricate in legno possono essere adatte a tutti i gusti. È la stessa Pineca – rivenditore di case in legno, casette da giardino coibentate, garage e tettoie da giardino – a fornire le giuste coordinate da valutare per scegliere concretamente la propria casa in legno ideale.

Cosa valutare prima di scegliere una casa in legno

Di certo, uno dei fattori su cui cade l’occhio di un compratore è il costo; eppure, è bene considerare che la cifra non è tutto, ma è soltanto una variabile che dipende da molti fattori che si intrecciano nella scelta e nel risultato finale.

Il primo fattore che influenza l’onere dell’acquisto finale è la scelta del modello: si desidera una casa in legno su misura o va bene anche un modello “da catalogo”? Nel secondo caso, le spese saranno più contenute ma il risultato sarà meno personale. L’idea di un prefabbricato, infatti, non deve far pensare necessariamente a una struttura non gradevole e impossibile da modificare. Le linee adottate possono essere personalizzate come meglio si crede, affinché possano combaciare con il proprio gusto individuale, come almeno permesso dal costruttore italiano https://www.pineca.it/case-di-legno/70mq/.

Ogni modello richiede inoltre una tecnica di costruzione ben precisa. Le tecniche più utilizzate e affidabili sono la platform frame o a telaio, la x-lam e la blockhaus: anche questo fattore influenza il costo finale, ma non troppo, poiché solitamente ricade nella scelta del modello precedentemente effettuata.

Si tratta di costi che non risultano comunque eccessivi – a differenza di quelli di prefabbricati in mattoni e cemento – poiché le tecniche di lavorazione del legno sono sostanzialmente semplici e poco dispendiose. Inoltre, i tempi di fabbricazione solitamente oscillano intorno ai tre mesi: dunque, la realizzazione si rivela particolarmente rapida, rispetto a quella di una casa tradizionale o di un altro prefabbricato.

Essendo una casa in legno un’abitazione a tutti gli effetti, bisogna decidere – al momento dell’acquisto – se la si desidera con impianti e rifiniture già completati in sede di lavori. In questo caso, la casa sarà “chiavi in mano”, ossia già pronta per essere arredata e abitata, ma i costi – sebbene sempre contenuti – saranno maggiori, a differenza di un’abitazione in legno consegnata al grezzo. In quest’ultimo caso, si intende una casa con pronta solo la struttura esterna: il resto dei lavori sarà a carico dei proprietari, che potranno eseguirli in un altro momento.

Non si dimentichi inoltre di valutare l’elemento fondamentale per la costruzione di una casa prefabbricata in legno: appunto, il legno. Di solito, le varietà più utilizzate sono abete rosso e larice, entrambe molto resistenti e di spicco per il rapporto qualità/prezzo. Assicurarsi poi che il legno provenga da foreste certificate darà la certezza di stare limitando il problema della deforestazione e della crescita dell’inquinamento. Non si dimentichi, infatti, che uno dei grandi pregi delle case in legno è quello di essere una scelta fondamentalmente green.

I vincoli di costruzione delle abitazioni in legno

Una nota a parte, infine, merita l’ultima variabile da tenere in considerazione: il possesso o meno del terreno su cui edificare la casa. Nel primo caso, ovviamente, si ammortizzeranno i costi di acquisto del terreno, ma non si potrà comunque evitare di richiedere il permesso di costruzione. Questo viene rilasciato dallo sportello unico dell’edilizia del Comune. Si tratta di un passaggio burocratico che non può essere aggirato, pena la demolizione della struttura e la somministrazione di una sanzione amministrativa e penale (evitabili con una sanatoria).

In conformità al Testo Unico in materia di Edilizia (TUE), tuttavia, richiedere l’autorizzazione al comune non garantisce automaticamente il rilascio della stessa. Fatte le opportune verifiche, è necessario, infatti, che il terreno su cui si desidera costruire non sia:

  • suolo pubblico;
  • terreno agricolo;
  • di altrui proprietà (questo ovviamente non conta nel caso in cui il proprietario del terreno sia lo stesso soggetto richiedente la costruzione della casa in legno);
  • gravato da vincoli di natura paesaggistica;
  • classificato come non edificabile.
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