Carlo Acutis: genitori nel Cilento per il vaccino

Carmela Santi

“Carlo presto Santo? Non siamo noi a poterlo dire. Come tutti siamo in attesa”. I genitori del Beato Carlo Acutis nei giorni scorsi sono stati presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania dove hanno ricevuto la seconda dose di vaccino anti covid. Un momento di forti emozioni per i sanitari presenti.

Ad accoglierli, oltre al direttore sanitario Adriano De Vita anche il Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Ciro Miniero.

Carlo Acutis, beatificato il 10 ottobre dello scorso anno ad Assisi, è il primo santo dell’era digitale. Carlo era molto legato al Cilento. La mamma Antonia Salzano è originaria di Centola dove Carlo ha trascorso tutte le sue estati sin da bambino e dove ancora oggi la famiglia Acutis si reca abitualmente.

La signora Antonia, accompagnata dal marito, venerdì ha raggiunto l’ospedale San Luca per completare la vaccinazione. Non si è sottratta alle domande dei sanitarie

“Carlo – ha ricordato- amava il Cilento. È stato più volte sul Santuario di Novi Velia, nella Chiesa della Madonna delle Grazie di Vallo e San Mauro La Bruca”.

Morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, è riuscito a lasciare il segno, diffondendo il suo amore per Cristo e per l’Eucarestia attraverso il web, sua grande passione. Papa Francesco è rimasto colpito da questo ragazzo, che ha “saputo utilizzare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, valori e bellezza”.

Aiutava senzatetto e immigrati, giocava con gli amici. Quando stava morendo disse al medico che tanta gente soffriva più di lui. Una vita speciale, giocava a pallone, faceva trekking in montagna, suonava il sassofono e andava in pizzeria con i compagni. Carlo Acutis, insomma, conduceva una vita simile a quella di tanti suoi coetanei, ma durante la sua breve esistenza, si è distinto per la capacità di trasmettere la sua grande fede a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo.

“L’Eucarestia è la mia autostrada verso il cielo”, ripeteva sempre. E, per riuscire a diffondere il più possibile quel suo amore per Cristo, aveva aperto siti e blog, coniugando la fede con la passione per l’informatica. La madre, Antonia Salzano, ha raccontato che il figlio era in grado da solo di realizzare video e riviste online. Carlo Acutis aveva imparato da autodidatta, studiando i manuali utilizzati nelle facoltà di ingegneria informatica.

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