La proposta: da Altavilla a Capaccio una pista ciclabile con plastica riciclata

Emilio Malandrino

Una pista ciclabile realizzata con plastica riciclata. E’ la proposta che arriva da Cambiamo – Coraggio e che interesserebbe i territori di Altavilla Silentina, Albanella e Capaccio Paestum.

Pista ciclabile con materiale riciclato, l’iniziativa

Si è tenuto un incontro del direttivo provinciale Cambiamo, in cui si è deciso insieme ai comitati cittadini dei territori di Altavilla Silentina Lorena Isabel Poppiti, Albanella Rocco Giannone e Capaccio Paestum Basile Teresa congiuntamente con il delegato della difesa e sicurezza Niko Peduto e Delegato allo sport Cristiano Pontillo – fanno sapere dal movimento politico – di sensibilizzare la provincia di Salerno, la Regione Campania, il Consorzio di bonifica, i sindaci convolti, a sostenere tale iniziativa”. Questa innovativa pista ciclabile sarebbe ad impatto zero e collegherebbe i vari comuni partendo da Altavilla Silentina, Albanella e Capaccio Paestum, chiudendo il canale d’irrigazione agricola del Consorzio di Bonifica, in modo da riqualificare l’area, e mettere in sicurezza la viabilità”.

L’appello

Cambiamo – Coraggio, ha lanciato un appello alla sinergia tra i comuni di Altavilla Silentina, Albanella e Capaccio Paestum, la Provincia di Salerno, la regione Campania e il Consorzio di bonifica affinchè tale progetto prenda vita. “Una pista ciclabile con la plastica riusata è possibile senza emissioni di CO2 – osservano da Cambiamo – Infatti è una sostanza che si ottiene sia dai rifiuti domestici che industriali e non necessita di ulteriori lavorazioni, se non il riciclo. Oltre che essere un idea rispettosa dell’ambiente, la plastica riciclata consente di realizzare piste ciclabili con meno costi e in tempi più rapidi rispetto ai materiali tradizionali. Come tutte le strade, anche quelle in plastica sono soggette a intemperie come precipitazioni o erbacce, ma grazie a un sistema di tubature che solo le piste in plastica dispongono è possibile drenare l’acqua nel sottosuolo, con il vantaggio di ridurre al minimo la manutenzione. Insomma un modello di sostenibilità che non si limita al riuso, ma garantisce vantaggi a lungo termine per tutti gli attori coinvolti: dalle imprese costruttrici alle pubbliche amministrazioni fino agli utenti finali”.

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