Nel Vallo di Diano arriva “Lo scontrino Antiviolenza”

Comunicato Stampa

Nasce l’iniziativa del Centro antiviolenza Aretusa “Lo scontrino Antiviolenza”, già in atto anche in altre Città, che propone ai negozianti del territorio del Vallo di Diano di poter inserire sullo scontrino fiscale emesso dal proprio registratore di cassa la seguente dicitura:

“Se sei una donna vittima di violenza chiama il 1522 o i numeri 800413300 – 09751966166”.

L’obiettivo è di raggiungere tante donne vittime di violenza di genere che, in un controllo costante, sono impossibilitate a sottrarsi alle violenze subite e che potrebbero non sapere dove e come ricercare i numeri da contattare per chiedere sostegno e a cui poter fare riferimento sul proprio territorio. 

Le restrizioni causate dalla pandemia da covid-19 hanno ulteriormente accentuato la violenza contro donne e minori obbligandoli ad una maggiore convivenza forzata con il maltrattante.

Tutto ciò ha ridotto notevolmente le occasioni di socialità e/o lavorative che a volte sono fondamentali per potersi sottrarre alle situazioni di violenza e chiedere aiuto. 

Da questo allarme lanciato sin dall’inizio della pandemia dai Centri Antiviolenza e le Associazioni a tutela dei diritti delle donne, il Centro Antiviolenza Aretusa del Consorzio sociale del Vallo di Diano, Tanagro e Alburni, gestito dall’Associazione Differenza DonnaAps, ha ritenuto fondamentale poter arrivare a quante più donne fornendo i propri contatti così che chiunque possa averne bisogno sappia a chi rivolgersi.

Già tanti i servizi commerciali del territorio che hanno scelto di aderire all’iniziativa in favore delle donne vittime di violenza.

Per chiunque altro voglia aderire è possibile contattare il Centro Antiviolenza Aretusa sito in Atena Lucana Scalo  ai numeri 800413300  – 09751966166. 

Il Centro accoglie e sostiene le donne vittime di violenza e i figli/e minori attraverso servizi specializzati e gratuiti, con operatrici esperte in violenza di genere, nel rispetto della privacy e dell’anonimato tra cui:

-ascolto telefonico, colloqui di sostegno;

-valutazione del rischio;

-consulenza legale;

-orientamento e accompagnamento al lavoro;

-Lavoro in rete con Istituzioni, Procura, Servizi Socio-Sanitari, Forze dell’Ordine, Privato Sociale.

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