Domani la presentazione del libro “Acquavella Comune, la storia di un sogno infranto”

Sergio Pinto

Acquavella Comune: cosa ha interrotto, negli anni ‘60, un percorso maturato nel corso di un secolo, giunto fino a più di una proposta di legge?
Questo l’interrogativo che si è posto Angelomaria De Bellis, originario della frazione di Casal Velino, autore del libro “Acquavella Comune, la storia di un sogno infranto“.

Il testo ricostruisce quest’aspetto della storia locale poco noto e finora confinato nel folklore della storica contrapposizione tra i due centri.
Attraverso un certosino lavoro d’archivio volto a recuperare delibere di giunta e di consiglio, si dipana lo scenario in cui matura quello che l’autore definisce “un sogno infranto”.

Le prime elezioni amministrative, il ruolo del riparto che gioca un ruolo nella composizione del consiglio comunale, “ il tradimento”, i vari protagonisti locali, le diverse visioni politiche: il desiderio di protagonismo della frazione rispetto al capoluogo risente del clima generale e finirà per soccombere per mano di logiche che non rispondono agli interessi dei suoi abitanti.

Il libro, oltre alle varie fasi in cui si sviluppa il sogno, è arricchito da una serie di appendici legate ad accadimenti coevi al tema principale, dando così senso compiuto all’incipit dell’opera: “Ricordare è una questione complessa: il richiamo alla mente è trasmissione della memoria, consolidamento della lunga catena fra più generazioni ed è, appunto, l’interrompersi di questa catena che mi spinge a scuotere la coltre dell’oblio, che da immemore tempo copre la storia della nostra comunità. Siamo un paese senza memoria; Acquavella non conosce più la sua storia; non più coltivata, è stata sostituita da una narrazione che nel tempo ha escluso ogni tipo di riflessione e discussione critica. Tu racconti ed io ti credo e pochi si preoccupano di verificare se quella narrazione abbia in sé qualcosa di vero o possa essere fantasia; quando, invece, la storia si basa sulla verità dei fatti, piuttosto che sulle certezze assolute: descrive il mondo come è stato non come si vorrebbe fosse stato”.

E’ chiaramente superfluo considerare che tutte le vicende raccontate, come nelle più efficaci rappresentazioni, insieme all’attore principale abbia un suo spazio fondamentale l’attore non protagonista, che in questo caso è la Comunità di Casal Velino, che potrà trovare spunti interessanti nella lettura, essendo la storia dei due centri fortemente legata.

La presentazione è in programma domani, giovedì 1 luglio, alle ore 20 presso il Giardino dell’edificio scolastico di Acquavella.

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